
Nelle ultime ore si sta parlando tanto di Natan Girma, che da aggregato si è "preso" la Serie B. In questo momento agli ordini di Nesta c’è un altro "aggregato", da quest’estate: è il difensore ex Inter e Bologna Ibrahima Mbaye (farà 29 anni il 19 novembre), che, però, difficilmente vestirà il granata a causa di problemi burocratici. Ci ha spiegato tutto il suo procuratore, Beppe Accardi, 59 anni, che ha anche giocato da jolly di difesa e centrocampo nella Reggiana dal 1992 alle prime giornate del ‘95 (67 presenze e 2 reti tra A e B).
Accardi, com’è la situazione?
"Tutto è paradossale. Dopo dieci anni in Italia hai diritto alla cittadinanza, e Mbaye è stato dai 14 anni fino al 2022 in Italia, firmando a 16 anni con l’Inter. Oggi ha 28 anni. Il problema è che il passaggio di un anno fa al Cluj in Romania gli ha tolto lo status da italiano, ed ora è extracomunitario".
Prima, quindi, era considerato italiano?
"L’operazione di primo tesseramento assoluto in Italia fece sì che il suo status fosse parificato ai calciatori italiani. Ha perso questo status andando in Romania".
E quando potrebbe arrivare la cittadinanza italiana?
"Sono le follie dell’Italia. Stiamo perdendo le speranze, questa benedetta cittadinanza gli spetta ma iniziamo ad essere sfiduciati… Ci stiamo provando in tutti i modi ma temo seriamente che i tempi siano molto lunghi. E c’è un paradosso incredibile…".
Quale sarebbe?
"Per le regole vigenti, Mbaye può giocare in Serie A o in D, ma non in B o in C. Le regole degli slot per gli extracomunitari sono queste. Il problema è che in A hanno tutti gli slot occupati, quindi resta la D".
Situazione particolare…
"Purtroppo, ripeto, le follie del nostro paese... Parliamo di un 28enne che per anni è stato un contribuente qui, pagando tasse per 8 milioni di euro…".
Quindi state valutando la D? "Non lo avremmo mai pensato, ma a questo punto siamo costretti, ed entro una settimana prenderemo la nostra decisione per rispetto di tutti".
Mentre il difensore continuerà ad allenarsi a Reggio?
"Esatto. Si sta allenando a Reggio, e per ora continuerà a farlo, fino alla decisione che prenderemo. Non vogliamo mettere in difficoltà nessuno, la Reggiana con noi è stata eccezionale, davvero. È dura, ma la D ora la consideriamo, tutto questo finchè non arriverà questa cittadinanza. Sa... perché va bene aspettare, ma poi subentra anche la frustrazione, non va bene".
Tornando alla Reggiana: voleva concretamente prendere il calciatore?
"Certo, c’era tutta l’intenzione…".
Quale club di D si è fatto avanti?
"Mi suona ancora strano sentire parlare di quarta serie, prima non aveva davvero senso considerarla, ma ora dobbiamo guardare alla realtà. L’Akragas (società di Agrigento del girone I di Serie D, ndr) ha chiesto informazioni, ma vediamo, non è l’unica. Di certo trovare un club di D è l’ultimo dei problemi…".
Chiunque lo prenderebbe ad occhi chiusi.
"E beh…".
Giuseppe Marotta