Motomondiale, Marcel Schrötter dopo l'incidente a Misano si opera a Reggio Emilia

Clavicola rotta per il pilota tedesco: "Voglio tornare in pista il prossimo Gp"

Marcel Schrötter

Marcel Schrötter

Reggio Emilia, 16 settembre 2019 - Il pilota tedesco di Moto2 Marcel Schrötter, 26 anni, ha scelto il Santa Maria Nuova per venire operato alla clavicola destra dopo la frattura riportata sabato a Misano durante le prove ufficiali del Gran Premio di San Marino. «L’incidente è avvenuto proprio a fine sessione di prova», spiega Enrico Lancellotti, chirurgo ortopedico della struttura complessa di ortopedia e traumatologia guidata dal direttore Ettore Sabetta e membro della Clinica Mobile nel mondo che segue il Motomondiale. «Sono stato avvisato dallo staff presente a Misano poco dopo la caduta. Lo abbiamo accolto la sera stessa verso le 19 e alle 23 abbiamo iniziato l’intervento, che si è svolto fino circa alle 2.00, come da protocollo e con ottimo decorso postoperatorio, tanto che il pilota potrà tornare subito in Germania». 

La frattura alla clavicola era multiframmentata e scomposta. L’incidente lo racconta lo stesso Schrötter, che il Carlino ha raggiunto nel nuovo reparto di Ortopedia inaugurato il 5 luglio scorso: «La caduta è avvenuta proprio dopo il terzo turno di prove ufficiali. In realtà, subito mi doleva molto la caviglia destra, alla clavicola non avevo dolore. Poi invece è stata diagnosticata la frattura. Allora mi ha assalito un profondo senso di frustrazione. La mia speranza sarebbe quella di correre già in Spagna la settimana prossima, ma da quanto ho capito i medici non daranno l’ok, perché devo stare a riposo». 

Il pilota, che risiede vicino a Monaco di Baviera, prosegue: «Mi appassionai alle moto e alle corse grazie a mio padre che fino a qualche anno fa è rimasto nel settore. La prima volta in cui mi sedetti su una moto avevo tre anni e lo ricordo ancora. Fu un vero colpo di fulmine». Ad aiutare Lancellotti in sala operatoria è stato Michele Cappa, medico ortopedico anch’egli nello staff di Sabetta, con il quale i due chirurghi si sono confrontati sabato sera ricevendo il suo via libera ad intervenire. «Anche la gestione di questo intervento – riferisce Cappa - è stato una testimonianza di fiducia da parte della Clinica Mobile e dello stesso paziente nei confronti della nostra equipe chirurgica, la quale ha dimostrato di saper trattare la traumatologia al livello dei team di riferimento internazionali». La parte anestesiologica è stata gestita da Guido Guasti, responsabile di Alta Specialità in anestesia in chirurgia toracica, in collaborazione coi colleghi locoregionalisti del suo servizio guidato dal direttore Giorgio Danelli.