di Francesco Pioppi
Non ci può essere vittoria senza il vero Osvaldas Olisevicius. Il fatto che il giocatore ammirato l’anno scorso si sia ‘visto’ pochissime volte in questa stagione forse spiega già molte delle difficoltà della Pallacanestro Reggiana. Nella gara contro Trento, avversario contro cui all’andata fece la sua miglior prova (24 punti e 30 di valutazione) ‘Osi’ è chiamato ad una prestazione all’altezza della sua fama. Alla squadra servirà soprattutto la sua leadership offensiva perché - con l’organico ridotto ai minimi termini – dovrà essere lui a gestire i palloni decisivi.
Olisevicius, il ‘giorno del giudizio’ è ormai alle porte: domenica si deciderà il destino della Pallacanestro Reggiana, qual è il suo stato d’animo? Si è già trovato in una situazione simile in carriera?
"Il mood deve restare buono e positivo. Abbiamo ancora delle chances di salvare la nostra stagione. No, non sono mai stato in una situazione del genere in carriera, ma allo stesso tempo non ho paura di affrontare una partita come quella di domenica. Continuo a credere fermamente che possiamo battere Trento e che gli Dei del basket per una notte siano schierati dalla nostra parte".
Dopo la sconfitta con Sassari vi siete parlati? Avete avuto un confronto tra voi giocatori o con qualcuno della società?
"Il confronto tra di noi in spogliatoio è costante e così è stato anche dopo la partita contro Sassari. Ovviamente eravamo dispiaciuti ed arrabbiati per questa sconfitta e per la situazione in cui siamo, ma allo stesso tempo sappiamo e siamo consapevoli che non dobbiamo mollare, anzi, dare tutto quello che abbiamo soprattutto a livello di cuore in questa ultima gara stagionale".
In caso di retrocessione si scioglierebbe anche il suo legame contrattuale con Reggio, città a cui sembra essere particolarmente legato: sarebbe eventualmente disposto a restare anche in Serie A2 o è un’ipotesi impossibile?
"Non è un segreto che a Reggio Emilia mi senta a casa, l’ho già detto più volte e lo ripeto senza esitazioni. Qui sto molto bene e proprio per questo motivo voglio fare di tutto per evitare una retrocessione che anche a livello personale mi farebbe stare molto male".
Come state a livello fisico e come procede l’inserimento di Jones? All’esordio contro Sassari è sembrato molto spaesato…
"Andre ci può aiutare, di sicuro. Non è facile nemmeno per lui in una settimana capire il nostro sistema di gioco e conoscere nuovi compagni, ma è un giocatore di esperienza e sono sicuro che domenica a suo modo ci darà una mano".
Domenica arriva Trento, una squadra contro la quale all’andata sfoderò la miglior prestazione stagionale… Che partita si aspetta? Quali sono gli uomini più pericolosi?
"Dobbiamo approcciare la gara con fisicità, intensità e controllare il ritmo. Ma soprattutto, dobbiamo lottare dall’inizio alla fine, come in ogni partita da vita o morte come quella che sarà domenica".