Nove volte a caccia del sogno e la notte magica del 2014

Nella final-four al PalaDozza il trionfo nell’Eurochallenge. Nel 2018 fuori in semifinale,. ma con una standing ovation

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di Gabriele Gallo

Quello che inizia domani è il nono tour sportivo in Europa per la Pallacanestro Reggiana. Un viaggio che, in passato, ha riservato dapprima diverse amarezze, ma poi regalato gioie indimenticabili al popolo biancorosso. La prima partecipazione a una coppa europea risale alla stagione 19981999. La squadra reggiana, guidata dall’appena compianto Dado Lombardi, acquisì il diritto di partecipare alla Coppa Korac in virtù delle semifinali scudetto raggiunte l’anno precedente. Dopo una discreta prima fase il cammino dell’allora Bipop-Carire si fermò ai 16esimi di finale, per opera del Panionios Atene ove, al tempo, militava il reggianissimo Roberto Casoli. Nell’annata 19992000 nuova partecipazione al trofeo ma identico il risultato: fuori al primo turno ad eliminazione diretta; questa volta a favore dell’Unicaja Malaga.

Terzo giro di giostra tra l’Atlantico e gli Urali nel 20022003, quando Reggio, a causa dello strappo tra la Fiba e le varie Leghe che portò alla nascita dell’Uleb, venne inserita nella Champions Cup Fiba, competizione che potremmo considerare alla pari della Fiba Europe Cup. Ottimo per Alvin Young e compagni il cammino nella fase eliminatoria, con 7 vittorie e 3 sconfitte. Ma nel secondo turno, a gironi, i biancorossi riuscirono a vincere un solo match e furono eliminati. Più fortunata la partecipazione della Bipop di Fabrizio Frates alla Uleb Cup (di fatto l’odierna Eurocup) del 20052006. Trascinata dalla coppia Usa Mc Intyre-Minard la Pallacanestro Reggiana arrivò ai quarti, arrendendosi ai quotati serbi dell’Hemofarm Vrsac: risultato comunque di prestigio.

La successiva partecipazione è trionfale: parliamo della vittoria nell’edizione 2014 dell’Eurochallenge, ottenuta spazzando via, nella Final-Four giocata al PalaDozza, prima i turchi del Gaziantep e poi i russi del Triumph Lyubertsy. Un successo firmato dalle magie di James White e dall’immensa classe di Rimantas Kaukenas. Con capitan Michele Antonutti ad alzare il trofeo davanti a 5000 reggiani festanti. Nelle stagioni successive tocca al marchio Grissin Bon supportare le gesta della squadra di Max Menetti in giro per l’Europa, in Eurocup. Il primo anno (20152016) si sconta il noviziato, e i biancorossi finiscono fuori nella fase eliminatoria. Ma nel 20172018 (dopo un anno di purgatorio per nuove polemiche tra Fiba ed Euroleague) Reggio torna in Eurocup disputando un trofeo da assoluta protagonista: chiuso solo in gara 3 di semifinale dopo un esaltante successo per 2-1, ai quarti, con lo Zenit San Pietroburgo. Troppo forte il Lokomotiv Kuban per una squadra arrivata fin lì trascinata da un grandissimo Della Valle e da due Usa come Jalen Reynolds e Chris Wright, ma la lunga "standing ovation" riservata dai tifosi alla squadra nonostante la sconfitta, è un altro ricordo glorioso per la Pallacanestro Reggiana. Che da domani proverà a cimentarsi con un trofeo meno prestigioso ma comunque importante per riproporsi in ambito europeo dopo quattro anni di assenza.