
L’onda lunga del derby arriva sotto forma di multe e in questo caso, Parma batte Reggiana 10mila a 8mila, come gli euro comminati dal giudice sportivo ai due club. I ducali sono infatti stati sanzionati "per avere – si legge nel comunicato ufficiale diramato ieri nel tardo pomeriggio – nel corso del primo tempo, lanciato sul terreno di gioco in direzione del portiere della squadra avversaria (Bardi, ndr), alcune monete una della quali lo colpiva senza conseguenze lesive. E per aver lanciato un fumogeno che costringeva l’arbitro ad interrompere la gara per circa due minuti". Poi si passa alla truppa granata, con un’ammenda di 8mila euro: "per avere, nel corso della gara, lanciato sul terreno di gioco numerosi fumogeni che costringevano l’arbitro ad interrompere la gara più volte per circa sei minuti". Fatti avvenuti all’interno dello stadio ‘Tardini’ che si aggiungono a quelli, ancora più gravi, accaduti all’esterno, dove il pullman della Reggiana è stato addirittura preso d’assalto da un gruppo di facinorosi del Parma che hanno scagliato un mattone verso le vetrate del mezzo guidato da Lillo Gaspari. A testimoniare in tempo reale l’accaduto è stato lo stesso autista della squadra, sottolineando che solo il doppio vetro ci cui è dotato il mezzo ha evitato guai ben peggiori. In corrispondenza della parte danneggiata sedeva l’attaccante Stefano Pettinari che per fortuna se l’è cavata solo con un grande spavento. Il primo strato è infatti stato abbattuto dal mattone, mentre il secondo ha retto l’urto e protetto il calciatore.
Non sono poi mancati i problemi di ordine pubblico anche nel prepartita, con alcuni tifosi granata che hanno tirato il freno a mano del treno a pochi chilometri dalla stazione di Parma e hanno dato vita ad alcuni tafferugli con la Polizia. Tutte situazioni che sono state monitorate dalle forze dell’ordine che adesso stanno ovviamente analizzando i filmati per individuare i vari responsabili e prendere i relativi provvedimenti.
Appare quasi scontato che nelle prossime settimane arriveranno nuovi Daspo a carico di entrambe le tifoserie. Da censurare poi anche il dileggio del minuto di silenzio che precedeva il fischio d’inizio della gara. L’idiota di turno ha urlato: "reggiano maiale" e la cosa ancor più riprovevole sono stati gli applausi convinti di una parte del pubblico parmigiano. A questi signori non arriverà alcuna multa, ma certamente non mancherà il disprezzo da parte di chi, invece, stava onorando la memoria di cinque vittime del lavoro. Si chiamavano Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Aversa e Kevin Laganà.