Unahotels, assalto al fortino della Reyer

Per fare il tris di vittorie consecutive i biancorossi si affidano soprattutto al grande momento di forma di Anim e allo stato di grazia di Senglin

Unahotels, assalto al fortino della Reyer

Unahotels, assalto al fortino della Reyer

di Francesco Pioppi

Le occasioni perse dall’Unahotels in questa stagione non si contano, ma la gara d’andata con la Reyer Venezia è forse quella che evoca più rimpianti. Prima Vitali e poi la meteora Nembhard ebbero tra le mani il tiro per la vittoria, ma in entrambi i casi lo schiantarono sul ferro e i lagunari esultarono dopo due overtime.

Speriamo che oggi alle 18, al Taliercio, l’epilogo possa essere diverso e che la Pallacanestro Reggiana possa cogliere il terzo successo consecutivo dopo quelli con Napoli e Trieste. Il tris sarebbe un inedito in quest’annata disgraziata e farebbe fare ai biancorossi un ulteriore balzo in avanti in attesa dello ‘spareggio salvezza’ con Scafati di domenica prossima. Non sarà ovviamente facile, soprattutto senza poter contare sull’intimidazione di Lee, ancora fermo ai box per la distorsione lombare. Al suo posto entrerà nelle rotazioni Burjanadze: una vagonata di energia e fisicità, ma nemmeno un centesimo della protezione al ferro che potrebbe garantire l’ex Vanoli Cremona. Bisognerà fare di necessità virtù, sfruttando il momento di forma di Anim (nella foto) e lo stato di grazia di Senglin: l’uomo che più di tutti sta dando un ritmo nuovo all’attacco biancorosso.

"Ci apprestiamo ad affrontare un’altra sfida in trasferta in un campo molto difficile e contro una Reyer che, roster alla mano, è senza dubbio tra le squadre più attrezzate di tutta la Serie A – argomenta coach Sakota – lo dimostra il fatto che, al di là del campionato, stanno andando avanti molto bene in Eurocup. Siamo in lotta e vogliamo provare a conquistare punti fondamentali nella lotta salvezza: farlo per la seconda volta consecutiva in trasferta può essere una grande opportunità da cogliere. Venezia ha un organico profondo e di livello assoluto, con un buon bilanciamento tra giocatori interni come Watt e Tessitori e atleti sul perimetro come Bramos o Granger, oltre ad un coach di successo come Spahija. Abbiamo grande rispetto per loro, ma nessuna paura: vogliamo giocarcela, fare una partita di personalità e cuore".

E anche lucidità aggiungiamo noi, dimostrando la stessa tenuta mentale vista a Trieste, dove la squadra ha finalmente vinto una partita ‘punto a punto’ e con diversi cambi di leadership. Rispetto all’andata i veneti hanno salutato De Raffaele (due scudetti, due Supercoppe, una Coppa Italia e una Europe Cup) e accolto Spahija, giramondo croato e già campione in Lituania, Spagna, Turchia e Israele.

"Dobbiamo capire come essere migliori, come squadra – ha spiegato il coach della Reyer - Ho grande rispetto di tutti, specialmente di Dragan Sakota, un grandissimo tecnico, ma siamo noi a dover essere migliori. Reggio è cambiata totalmente rispetto alla gara d’andata, con Sakota giocano una pallacanestro diversa. Rispetto alla nostra ultima partita, invece, mi aspetto di segnare con percentuali migliori, dal campo e in lunetta. Puoi giocare una bella partita difensiva, ma se non segni non vinci. L’impegno dei giocatori è molto buono e costante, ma dobbiamo mettere in campo più qualità".