Varela: "Sogno un gol in rovesciata a Cesena"

L’entusiasmo dell’attaccante portoghese: "Mi sto godendo il mio primo anno da professionista e ringrazio Cigarini che mi dà consigli"

Varela: "Sogno un gol in rovesciata a Cesena"

Varela: "Sogno un gol in rovesciata a Cesena"

di Giuseppe Marotta

Una dose di pura felicità e di calcio ’bailado’’ serve in tutti gli spogliatoi: alla Reggiana a garantirla è Muhamed Varela Djamanca ("in Portogallo si portano i cognomi di entrambi genitori, ma va bene se mi chiamate anche solo Varela’), specifica il sempre sorridente attaccante. di Diana.

Il granata è al primo anno nei professionisti: ha totalizzato 13 presenze in campionato (con gol vittoria a Lucca) e un gettone in Coppa Italia. Il 17 marzo il granata compirà 25 anni.

Varela, bilancio dopo 6 mesi? "Alla grande, i compagni mi aiutano tanto, soprattutto Cigarini, mio vicino di spogliatoio, Montalto e Rozzio. Sto migliorando anche grazie a loro".

Differenze tra la Serie D e C? "La qualità dei singoli: ci sono tanti giocatori ex Serie A e B. Poi l’intensità di gare e allenamenti".

La qualità a Reggio non manca....

"Mi piace, giochiamo a calcio. C’è ricerca della palla a terra, dell’impostazione da dietro".

Il pubblico le mostra affetto. "Quando scendo in campo ogni volta è come la prima.Vogliamo vincere il campionato anche per i tifosi, siamo primi e dobbiamo andare avanti così".

Facciamo un passo indietro: il gol di Lucca è arrivato grazie a un’ancata decisiva.

"Serve anche fortuna, no? Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto".

E relativa esultanza con capriola.

"Spero di ripeterla ancora tante volte".

Gol dedicato a?

"A tutti quelli che mi sono stati vicino, alla mia ragazza".

Convivete?

"Sì, a Reggio. Ci troviamo benissimo, a parte il freddo…".

Tornando al campo, l’altro ieri era in Serie D, domani, magari, in B…

"Troppo presto per dirlo. Intanto mi godo la prima stagione nei professionisti".

In autunno è stato un mese out per infortunio.

"Stare fuori e vedere gli altri giocare è difficile, volevo aiutare la squadra. Fortunatamente è tutto alle spalle".

Molti tifosi si chiedono se può fare la prima punta.

"Gioco dove mi mettono, comunque posso fare l’esterno ma anche la punta centrale".

Come sono i difensori in C? "Spesso leggono prima il mio attacco alla profondità, questo mi spinge a lavorare di più per arrivare prima di loro".

Sfruttando la sua velocità. Chi è il più rapido della squadra?

"Non ho visto i risultati dei test, ma posso assicurarvi che il più veloce sono io!".

Che idea si è fatto dei nuovi (Vallocchia, Capone e Fiamozzi)?

"Giocatori diversi da quelli che c’erano. Capone è tecnicamente molto bravo e ha anche esperienza".

Altro passo indietro: le giovanili allo Sporting Lisbona, poi? "C’era l’opportunità di un contratto da pro con lo Chaves, poi ci furono problemi col presidente che fu mandato via. Tramite un procuratore sono arrivato in Italia, ripartendo dalla D".

Chi è l’esempio che ammira? "Messias del Milan. Ho visto la sua storia: dai dilettanti alla Serie A. Non sapete quanta voglia ho di arrivare...".

Un tema delicato: il razzismo. Ha mai ricevuto insulti?

"In D è capitato, in C no. Quando è successo, subito non ci pensavo per l’adrenalina della partita, ma poi fa male".

La famiglia è rimasta in Portogallo?

"Sì, ci sentiamo su Facebook, ho anche due fratelli in Guinea e due sorelle a Capo Verde".

Tra i grandissimi chi guarda? "Cristiano Ronaldo, ma anche Rafa Leao e Joao Felix".

A Reggio ha giocato un grande portoghese: Paulo Futre…

"Ho potuto vederlo solo su Youtube, un grande".

Il gesto tecnico che sogna? "Gol in rovesciata alla Ronaldo. Magari in casa del Cesena…".