Reggio Emilia, 4 maggio 2010. «Ancora non ci credo... Mi sembra di dovermi svegliare da un brutto sogno...».

Sono da poco passate le 12 di ieri. Otto ore prima Paola Carpi, 25enne figlia di Aida Notari e Luigi Carpi, ha perso la vita in un incidente sulla A12, poco dopo l’area di servizio Versilia Ovest, in provincia di Lucca.

La voce della madre, un’insegnante di 55 anni, è ferma. Solo a tratti la si sente vacillare. La ragazza è morta sul colpo nel tamponamento fra un mezzo pesante del Consorzio trasportatori pratesi e la Mini One sulla quale viaggiava in compagnia di suoi tre amici.

Gli altri occupanti della vettura se la sono cavata con ferite lievi. «Non mi rendo conto... Stiamo andando a Viareggio a fare il riconoscimento — dice mamma Aida —. Ho portato con me le sue foto più belle e un pupazzone di Hello Kitty che amava tanto. Non so perché l’ho fatto. È stato un gesto istintivo. Era molto tenera, sensibile. Pensavo di metterglieli accanto».

Le parole escono da sole. La madre è in viaggio verso la Versilia con il marito, il fratello di Paola, Stefano (che ha 32 anni) e lo zio della ragazza.

«Era solare — continua la signora Notari —, era andata a trascorrere il suo weekend al mare, come faceva spesso ultimamente. L’abbiamo sentita l’ultima volta domenica pomeriggio, verso le 15. Ci ha detto che avrebbe posticipato la partenza, perché là diluviava. Così, avendo a disposizione una serata in più, ne avrà approfittato per andare a ballare anche domenica sera. Era a Forte dei Marmi, ospite di amici: amava quelle zone, quando i nostri figli erano piccoli affittavamo sempre una casa in Versilia. Là si trovava bene, si sentiva sicura».

Una passione profonda, quella di Paola per il mare della Versilia. Che procedeva di pari passo con la sua voglia di entrare nel piccolo schermo.

«Le interessava il mondo dello spettacolo, l’anno scorso si era anche iscritta a Miss Italia — spiega la madre —. E avrebbe tentato anche quest’anno. Aveva fatto parecchi book fotografici».

Sul tavolo della loro casa di Sesso, ce n’è ancora uno. Gli altri sono tutti in viaggio, nella borsa della madre. Nell’album, foto formato A4, dove una Paola coi capelli scuri, sorride all’obiettivo.

«Quelli per la Tv erano i suoi sogni giovanili. Non l’appoggiavamo più di tanto, ma quando decideva di fare provini a Roma l’accompagnavamo.

I genitori hanno il dovere di dare il senso della concretezza ai figli. E noi abbiamo sempre cercato di trasmetterle i valori. Che aveva. Era una ragazza sensibile, affettuosa. Ci lasciava bigliettini per casa. Adesso che stiamo andando all’obitorio, mi vengono in mente tante cose... ».

Leggi l'intero articolo di Benedetta Salsi sul Carlino di Reggio.