Reggio Emilia, 4 luglio 2010. TANTI COLORI nella bella favola della reggiana Elisa Zannoni (wedding planner, ovvero progettista di matrimoni) e del giocatore di rugby scozzese del “Rugby Colorno” Ross Cook che ieri pomeriggio si sono sposati nell’incantevole chiesetta di Pianzo sulle colline reggiane.

 Il blu del cielo ha incantato e fatto sognare i tanti scozzesi invitati: «Da noi piove spesso - racconta sorridendo Jimmy, amico dello sposo, che ha il compito di accogliere prima della cerimonia gli invitati e indicare loro l’ultima salita prima della chiesetta -. Ecco perché ci possiamo permettere di indossare questi kilt di lana». Il verde delle colline, grazie alle recenti e insistenti piogge, ricorda a tanti quelle scozzesi. E loro, gli scozzesi, si presentano indossando i loro kilt che rendono il matrimonio davvero insolito. In primis dallo sposo e poi dai tanti amici e parenti di Ross che li sfoggiano con orgoglio.

CERTO c’è un po’ di sofferenza oggi nell’indossarli, visto il gran caldo della giornata, ma vince la bellezza e l’importanza di portare quei vestiti che rappresentano la loro storia e tradizione. Poi tanto bianco. Del vestito di Elisa, con strascico, che arriva raggiante e con soli 25 minuti di ritardo, preceduta da sei ancelle-amiche vestite tutte uguali come la tradizione scozzese vuole.

Il rosso domina tra i colori scozzesi di Nick, suonatore di cornamusa, rigorosamente vestito con kilt in lana, sciarpa, calzettoni bianchi in lana e colbacco. L’unico scozzese che non arriva dalla Scozia, ma da Pisa. «Vivo da alcuni anni in Italia e insegno inglese in una scuola superiore - spiega Nick - poi mi chiamano per suonare la cornamusa nei matrimoni che molti connazionali celebrano in Italia».

Ross, lo sposo, da Edimburgo, visibilmente emozionato, attende Elisa nel prato antistante la chiesa. Ride, scherza e scambia battute con amici e parenti. Non ci sono tanti giocatori di rugby alla cerimonia, solo un centinaio gli invitati nella chiesetta, altri li raggiungeranno successivamente al castello di Sarzano. Viliani Vaki originario delle isole Tonga, è uno dei pochi giocatori presenti. Amico dello sposo, hanno giocato insieme a Parma. Anche lui ha sposato una reggiana e ora vivono insieme in Francia. «Li abbiamo fatti conoscere noi - raccontano -, lui è mio amico e lei è amica di mia moglie». L’atmosfera è molto raccolta e attenta, “english”, anche se non si può dire ad alta voce. Matrimonio cattolico, anche se Ross è protestante.

IL PARROCO, originario del Burkina Faso, arriva dalla parrocchia di Vezzano. La palma dell’invitata più giovane spetta ad Isabel, cugina di Ross, di sole cinque settimane che arriva da Brighton con mamma e papà rigorosamente vestito con kilt. Franco Spaggiari, custode da 35 anni della piccola chiesetta di origine celtica, che di matrimoni ne ha visti tanti, è orgoglioso e anche lui emozionato. La sposa arriva introdotta dal suono della cornamusa che lascerà poi il posto durante la cerimonia al coro “Bosco” di Cadelbosco, del quale fa parte anche la mamma della sposa. Ross è già dentro che l’attende. Il protocollo scozzese prevede che sia il padre a portare all’altare la figlia, lasciando poi il posto allo sposo. Poi la cornamusa tace, lui si affretta a dare il braccio alla figlia. La sposa entra e come spesso accade in questi momenti magici, non resta che scrivere “happy end”.