Reggio Emilia, 18 ottobre 2010. Il sindaco di Castelnovo Sotto, Simone Montermini, ha un desiderio: poter celebrare un matrimonio gay. «E’ una cerimonia – spiega il giovane primo cittadino, in carica da quasi un anno e mezzo – che significa molto. Quando celebro matrimoni in municipio, mi sento molto responsabilizzato. E se questo evento viene richiesto per certificare, per conto della Repubblica, diritti e soprattutto i doveri dei cittadini, credo che occorra riflettere, e molto, su questo importante momento della vita di ogni coppia che fa il… grande passo, quello del matrimonio».

Un dialogo con amici, tra i quali una coppia omosessuale, ha fatto nascere la riflessione che Montermini ha voluto affidare alla lettera diffusa ieri agli organi di informazione.

La Chiesa da sempre difende il matrimonio tradizionale, tra uomo e donna. Chiediamo al sindaco se non teme di finire al centro delle critiche della parte cattolica e cristiana del suo paese. «Credo nella laicità delle istituzioni. Io – risponde Montermini – non sono ateo, ma neppure ferreo credente. Ma mi interrogo sulle cose che avvengono. Credo sia giusto che la Chiesa esprima il suo pensiero. Sul rischio di essere criticato dai cattolici o dal parroco? Esprimo una mia opinione, su cui si può discutere. Non temo di essere colpevolizzato. E le critiche possono anche essere costruttive».

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