Reggio Emilia, 16 febbraio 2012 - Come avete accolto la sentenza? La vedete come un punto di partenza di un percorso da fare insieme a certi diritti per vedervi riconosciuta la vostra unione?
"Ieri era S. Valentino e questo è stato il più bel regalo che potevamo avere: la possibilità per  Rafael di vivere legalmente in Italia, finalmente la possibilità di stare ancora insieme. E’ stato un bellissimo momento. E’ naturale che noi vorremmo che il nostro matrimonio sia riconosciuto anche in Italia e siamo disponibili, con “Certi Diritti” a continuare questa battaglia. Sappiamo però che ci sono anche tante altre coppie di persone dello stesso sesso italiane che non si vogliono arrendere, persone come noi sposate all’estero o solo conviventi in Italia.  E’ bruttissimo sapere che nel 2012 noi non esistiamo per lo Stato italiano!"
Qual era il vostro stato d’animo prima di ricevere la notizia della vittoria? 
"La nostra Udienza si è tenuta il 17 di ottobre, dopo un mese di silenzio abbiamo incominciato a preoccuparci. Come mai la sentenza non arrivava? Da allora abbiamo alternato momenti di speranza ad altri di sconforto. Alcune volte eravamo nervosi, altre preoccupati. Ogni giorno che passava senza notizie è stato un supplizio. Poi finalmente, come speravamo noi: l’amore ha vinto!"
Come vi siete conosciuti?
"In Aeroporto a Palma de Mallorca e dopo aver scambiato due parole abbiamo iniziato a frequentarci, dopo un po’ di tempo abbiamo deciso di vivere insieme a Mallorca".
Dopo quanto avete deciso di sposarvi e cosa vi ha fatto decidere di farlo?
"Dopo 2 anni abbiamo deciso di ufficializzare il nostro Matrimonio perché ci amavamo e volevamo essere una vera famiglia con tutti i diritti che la Spagna ci ha garantito".
Chi ha fatto la proposta?
"E’ stato Rafael a fare la proposta, anche se Flavio per principio non voleva sposarsi ma .... poi ha cambiato idea".
Come avete vissuto la a vostra storia a Reggio? La città si è dimostrata progredita e aperta verso di voi o avete avuto problemi?
"Flavio non è nato a Reggio Emilia  ma ha abitato lì sin da piccolo. Difficoltà vere proprie non le abbiamo avute; Reggio è una città piccola, c’è chi ha la mentalità aperta e chi è omofobo comunque noi non abbiamo avuto problemi"
Nel corso degli anni avete sub»ito vessazioni o episodi di omofobia?
"Per ora no".
Le vostre famiglie si sono dimostrate di supporto fin da subito?
"Sì, senza nessun problema! La mamma di Flavio ieri ci ha detto che questa sentenza era il più bel regalo che potevamo avere".