Reggio Emilia, 2 luglio 2012 - In un momento in cui si discute se l’eliminazione delle inefficienze dello Stato e lo snellimento delle pratiche burocratiche rappresentino un passo fondamentale per stimolare la ripresa economica e permettere al Paese di ritrovare una nuova fase di sviluppo, ci sono situazioni che continuano a fare discutere, anche nella nostra provincia.


Emblematico, in questo senso, è il caso della Padana Tubi e Profilati Acciaio Spa, che a Guastalla sta incontrando serie difficoltà per la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo.
L’azienda, fin dall’inizio del 2011, ha avviato le pratiche per la costruzione di un nuovo insediamento, nell’area industriale di San Giacomo, che porterà, al suo completamento, alla nascita di oltre 100 nuovi posti di lavoro, ridando senza dubbio nuovo slancio a tutto il territorio.


L’attuazione dell’intervento richiede che venga realizzata una variante al vigente piano particolareggiato di iniziativa pubblica che norma l’area in oggetto, in quanto Padana Tubi ha fatto richiesta di poter accorpare i vari lotti di terreno acquistati - precedentemente così suddivisi in previsione della localizzazione di attività produttive di più piccola dimensione, mai insediatesi - per poter costruire fabbricati di maggiori dimensioni, nel rispetto degli indici esistenti, delle superfici complessive originariamente previste e di ogni prescrizione di legge.


L’attuazione del progetto sta ora trovando rallentamenti, che, si teme, ritarderanno l’inizio previsto dei lavori, a discapito del mantenimento degli impegni presi con clienti e fornitori e dei progetti dell’azienda stessa.
“Comprendiamo la necessità del rispetto di ogni adempimento di legge - dicono dall’azienda – ma siamo convinti che ogni intervento che può portare lavoro sul territorio debba ricevere attenzione particolare da parte dell’amministrazione pubblica. Ci auguriamo solo di poter vedere concretizzato il nostro investimento in tempi brevi, per mantenere quel livello di competitività che fino ad oggi ha premiato il nostro impegno e prodotto effetti così positivi per il territorio guastallese”.

"In un periodo in cui disoccupazione e delocalizzazione industriale vanno di pari passo, è inammissibile che una variante urbanistica metta in stallo un progetto d’ampliamento capace di creare 100 nuovi posti di lavoro. Questo è il caso della fabbrica Padana Tubi di Guastalla.”

Lo dichiara in una nota la coordinatrice provinciale Idv di Reggio Emilia, Liana Barbati, che aggiunge: “L’incapacità di decidere e iter burocratici paragonabili ad una via crucis, sono ostacoli che è necessario superare per incentivare lo sviluppo economico del territorio. Auspichiamo pertanto che i funzionari competenti del Comune risolvano l’impasse in tempi ragionevoli.”