Reggio Emilia, 17 luglio 2012 -  Altro che calci al pallone. Una domenica da Far West al Torneo della Montagna. Minuto sessantacinque del derbyssimo Carpineti-Valestra valido per il Torneo della Montagna: su un cross, l’attaccante del Carpineti, Zucchini salta per colpire di testa ma il portiere avversario con un’uscita un po’ a kamikaze lo colpisce con un calcio alle «parti basse».

L’attaccante, travolto, si accascia a terra e viene immediatamente portato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna dove nella notte tra domenica e lunedì è stato operato d’urgenza con un delicato intervento agli organi genitali. Nel frattempo, al Maracanà di Carpineti, si scatena l’inferno. Prima, un altro giocatore del Carpineti, Simone Spadaccini, prova a ’vendicare’ il compagno sferrando uno schiaffo al portiere.

Poi la rissa tra dirigenti, calciatori e anche qualche genitore. Per fortuna senza conseguenze, visto che è stato tempestivo l’intervento dei carabinieri che hanno riportato la calma. Il portiere accusato, non ancora maggiorenne, è figlio dell’allenatore Camillo Cavalletti che nel post-partita è stato attaccato pesantemente dai dirigenti del Carpineti. Mentre Filippo Palazzi, in difesa del compagno di squadra, è stato minacciato dal padre di Zucchini.


Federico Zucchini, attaccante classe ’90 del S.Antonio (Eccellenza Bolognese), ingaggiato domenica come esterno dal Carpineti si racconta dal letto d’ospedale.
«Mi hanno operato stanotte», spiega dolorante. «Fortunatamente mi hanno detto che non subirò conseguenze permanenti. Ora mi fa un po’ male ma mi hanno assicurato che potrò tornare a giocare. Poco fa ho camminato e ho tentato di calciare una ciabatta, un po’ fa male ma mi aspettavo peggio».

FEDERICO in un primo momento ha pensato di sporgere denuncia contro il portiere ma poi sono arrivate le scuse: «Non mi aveva chiamato nessuno per scusarsi, ed ero convinto che il portiere avesse fatto apposta; non guardava la palla, guardava solo me. Magari non aveva intenzione di colpirmi proprio lì, ma ho visto un po’ di cattiveria nei suoi occhi e dopo, una volta a terra, mi ha tirato un calcio nel sedere. Poi ieri, in serata, mi hanno chiamato per chiedermi scusa. Uno scontro così in una partita di calcio non dovrebbe capitare perchè il calcio deve essere solo un gioco. Ha fatto una cavolata ma le scuse mi hanno fatto piacere». Il mister del Carpineti, Simone Muratori, attacca però il portiere: «Ha fatto apposta e numerosi testimoni hanno visto il secondo calcio, a terra».

L’allenatore-padre non ci sta: «Non sapevamo della gravità dell’infortunio, Zucchini ha continuato a giocare per altri dieci minuti prima di uscire. Abbiamo telefonato e siamo mortificati per l’accaduto. Mio figlio ha chiesto scusa e Federico, che è un bravo ragazzo, ha capito e accettato le scuse. Ai dirigenti del Carpineti dico una cosa: non è giusto enfatizzare l’accaduto e gettare fango su una famiglia dicendo certe cose. Mio figlio non ha certo fatto apposta».
 

Daniele Petrone