Reggio Emilia, 16 ottobre 2013 -  Frequentava le palestre delle più variegate province italiane con il fine di rubare i portafogli che i clienti lasciavano negli armadietti degli spogliatoi. E mentre le vittime continuavano ad allenarsi, l'Arsenio Lupin delle palestre si dava allo shopping più sfrenato con le carte di credito e i bancomat dei derubati. Così ha fatto nelle province di Vicenza, Piacenza, Milano, Vercelli e Reggio Emilia e chissà in quante altre città del Nord Italia.

La trasferta in terra reggiana è però costata cara al ladro. E' stato infatti fermato in un negozio della città dopo che aveva pagato con alcune carte di credito rubate l'importo di circa 5.000 euro per l'acquisto di prodotti informatici. Il giovane aveva accompagnato le carte con i documenti dello stesso derubato a cui aveva applicato una sua foto, ma è stato riconosciuto dal personale del negozio come autore di un altro acquisto fraudolento, avvenuto qualche mese prima.

I militari della stazione Santa Croce di Reggio, allertati dai dipendenti del negozio, hanno scoperto che l'uomo, un 32enne di Vinovo (To), aveva derubato poco prima un noto commercialista che si stava allenando in una palestra della città. Nel portafoglio del giovane sono stati infatti rinvenuti i documenti del reggiano e 250 euro. Nella sua macchina i militari hanno trovato un kit per la falsificazione di documenti e altri portafogli appartenenti a frequentatori di palestre delle province di Piacenza e Vicenza che erano stati derubati con analoghe modalità, uno con 550 euro e i documenti originali del ladro e un altro con documenti recanti la foto del ladro ma le generalità in una carta d'identità di un vicentino a cui il portafoglio era stato rubato a Montecchio Maggiore nel luglio scorso, proprio dallo spogliatoi di una palestra; tra le carte d'identità anche quella di un piacentino a cui era stata rubata nel maggio del 2013. Successivamente ai due furti con le carte di credito del vicentino e del piacentino il ladro aveva effettuato acquisti di prodotti informatici per oltre 3.000 euro complessivi. 

Nell'abitazione di Torino, perquisita sempre dai carabinieri, sono saltati fuori una quindicina di documenti appartenenti ad altrettante differenti persone su cui fervono gli accertamenti nella forte ipotesi che siano stati rubati con le stesse modalità. Con l'accusa di furto aggravato, formazione di documenti di identità validi per l’espatrio falsi e utilizzo fraudolento di carte di credito i militari hanno arrestato il 32enne.