Reggio Emilia, 23 ottobre 2013 - Ferrari è in testa. Non in un circuito di Formula Uno, ma nella classifica dei cognomi reggiani più diffusi. Dall’elenco fornito dal Comune di Reggio risulta infatti l’assoluto predominio del cognome emiliano, che è sul podio a quota 1518, seguito, a notevole distanza, da Montanari (813) e da Rossi (803). Un primato che vanta una lunghissima tradizione, e non solo a Reggio: già nel 2006 era al primo posto della classifica, e ancora oggi fa mangiare polvere anche agli altri cognomi sia modenesi che parmigiani.

Nella top ten reggiana poche sono le sorprese: si succedono infatti nell’ordine Ferretti (795), Davoli (785), Catellani (695), Bonacini (664), Iotti (648) e Menozzi (589): cognomi tradizionalmente arzan.

Per incontrare i primi stranieri bisogna scendere fino al ventesimo posto, dove troviamo i cinesi Chen (411) e subito dopo Hu (399): una buona posizione per entrambe, soprattutto se si considera che precedono, per citarne alcuni, Guidetti, Salsi (a pari merito a 389) e Borghi (378). Quella di Chen e Hu è una vera e propria escalation: nel 2006 non figuravano tra i primi cinquanta della classifica.

Gli altri cognomi stranieri sono più in basso nella classifica: Lin (264) è al quarantasettesimo posto; mentre Zhou (239) è al cinquantaseiesimo, subito dopo Castagnetti (244). Segue il primo cognome straniero non cinese, ossia l’indiano Singh (234), al sessantesimo posto.

Dal confronto con le classifiche di altre città, la cittadinanza reggiana sembra apparentemente meno multietnica. A Parma il primo cognome straniero è all’undicesimo posto: Singh, che viene prima di Conti, Barbieri e Fontana. A Milano ben tre cognomi cinesi hanno superato il tipico Brambilla, rimasto al decimo posto.

E se il primo cognome straniero a Modena, il guineano Cissè, è ottantottesimo, è noto che a Prato il cognome Hu è addirittura al primo posto, avendo recentemente scalzato il tipico Gori.

Alcune precisazioni sono però doverose: bisogna considerare che il repertorio dei cognomi italiani è molto vasto, a differenza di quello di tanti paesi stranieri, India e Cina in primis, dove si riscontra un numero molto inferiore di nomi di famiglia.

Per questo alcuni cognomi extracomunitari hanno un impatto statistico molto elevato, ma in fin dei conti poco significativo facendo il rapporto.

Maria Rosaria Corchia