Reggio Emilia, 11 novembre 2013 - I maggiori nemici dello scontrino e delle ricevute fiscali? A Reggio sarebbero tre categorie: i rivenditori e i meccanici di auto e moto, chi offre servizi alla persona e i dominus degli studi legali e notarili. È quanto si deduce consultando www.evasori.info: un sito internet nato nel 2008 - per iniziativa di un docente universitario che dice di vivere all’estero e usa il nickname Ace - che raccoglie le denunce sulle evasioni fiscali dei cittadini da ogni parte d’Italia. Le segnalazioni, va precisato subito, sono anonime, senza quindi l’identità dei presunti furbetti del fisco e sono suddivise per città, categoria e importo. Comunque uno spaccato interessante.

Nella nostra provincia sono in tutto 2.989 i casi denunciati, per un ammontare di oltre 900mila euro (914.658, 50, per la precisione, al 9 novembre). Le segnalazioni sono concentrate soprattutto intorno alla città, ma non mancano in Bassa, distretto ceramico e Appennino. Il primato va, appunto, a officine meccaniche e autosaloni: 658 segnalazioni di presunte evasioni, per 136.825 euro non dichiarati. I servizi alla persona contano 114.968 euro per 60 casi. Corposi anche gli importi contestati ad avvocati e notai: dieci segnalazioni per un totale di 90mila euro. Al quarto posto riparatori e manutentori di macchine e apparecchiature: in undici casi evasione segnalata di 77mila euro.

Ma anche bar e ristoranti lasciano a desiderare: i primi avrebbero sgarrato 691 volte, per 63.828 euro; i secondi in 881 casi, per 70.849 euro. Uno scontrino del caffè non battuto, un pranzo o una cena fantasma: un euro, o poche decine di euro, piccole cifre che i titolari riescono a intascare “pulite”, nascondendole al fisco. Commercio e ingrosso conta 25 casi, per 49.620 euro evasi. Ma anche i commercianti di altri settori non scherzano: 48.597 euro per 72 volte. Medici e dentisti contano 44 segnalazioni per 46.615 euro.

Idraulici ed elettricisti? Le riparazioni taciute sono state 4, per 3.130 euro. Numerosi - 368 - anche i casi di ripristino di computer, beni a uso personale e per la casa, totale 36.695 euro. Arrotonderebbero anche ingegneri e architetti: tre furbate da 15.060 euro. Colf e baby sitter: 2 segnalazioni, 11mila euro. Per l’assistenza sanitaria, 37 casi, 19.500 euro. Qualche affitto è in nero: 8 volte, 5.740 euro. Significativo il dato che riguarda carburante e benzinai: tre evasioni segnalate da 20.025 euro. C’è anche chi non perdona nulla: e, giustamente, alle voci apparecchi informatica, e alberghi e hotel, segnala due evasioni da 3 euro l’una.

Alessandra Codeluppi