Reggio Emilia, 7 ottobre 2013 - IL COMUNE Tre Valli non passa: pareri diversi fra i cittadini di Villa Minozzo e di Toano, fanno naufragare il referendum sulla fusione dei due comuni che, obtorto collo, dovranno ripiegare sull’unione. Il maltempo, con continua pioggia e fitta nebbia, non ha favorito l’afflusso alle urne, soprattutto nella prima parte della giornata. Alle 14 nel comune di Villa Minozzo aveva votato soltanto il 15,67% dei 3.548 elettori; maggiore al comune di Toano con il 24,69% su 3.575 elettori. Forte recupero nel pomeriggio, soprattutto a Villa Minozzo, con percentuali più che raddoppiate. Nel comune di Toano, alla fine, hanno votato 1.953 elettori su 3.571 pari al 54,63%, nel comune di Villa Minozzo 1.586 su 3.548 (il 44,70%).

In entrambi i territori, comunque, vince il partito del «no». A Toano su 1.941 schede valide, i «no» sono 1.586 (pari all’81%), mentre i «sì» sono 355 (19%). A Villa Minozzo su 1.572 schede valide i «no» sono stati 861 (54,7%) e i «sì» 711 (il 45,3%).
Il sindaco di Villa Minozzo, Luigi Fiocchi, dopo averci messo l’anima sul progetto della fusione con Toano, esprime un po’ di amarezza. «Certo che se ci fosse stata più partecipazione — afferma — le cose sarebbero andate diversamente. Sulla scarsa affluenza ha inciso anche il maltempo. Da noi è piovuto tutto il giorno e molte persone non sono neppure uscite di casa. Il quorum è una bazzecola, non esiste. Sì o no, conta il parere espresso da chi si è recato alle urne. Il vincolo del quorum l’aveva posto Toano perché voleva che fossero la maggioranza dei cittadini a decidere. Il guaio è che quelli del no hanno fatto una campagna di terrorismo raccontando cose assurde e non vere, facendo credere ai cittadini che con la fusione spariscono comune, farmacia e tanti servizi. Noi abbiamo dato ai cittadini un’informazione onesta porta a porta. Abbiamo spiegato alla gente i vantaggi della fusione senza raccontare storie. Sì o no, alla fine decidono quelli che hanno votato».

PER il comune di Toano il problema non era tanto quello di raggiungere il quorum (50% più uno dei votanti), ma piuttosto di capire se l’interesse al voto dei toanesi fosse rivolto al sì oppure al no. Dubbi fondati li ha espressi in anteprima lo stesso sindaco Michele Lombardi affermando: «Abbiamo riscontrato, soprattutto negli ultimi tempi, una certa preoccupazione fra i cittadini, hanno mostrato paura per il cambiamento esprimendo molti dubbi e questo ci preoccupa. Noi anche in Consiglio avevamo detto che il referendum veniva ritenuto valido solo se raggiungeva il quorum perché si tratta di una decisione troppo importante. Al di là del risultato, quella del referendum è stata un’esperienza meravigliosa e lo dimostra l’elevata partecipazione al voto. Significa che la nostra gente prova un vero senso civico, interesse e desiderio di partecipazione alla politica locale».

Rassegnato, ma anche soddisfatto per la prova di alta democrazia data dai cittadini, Lombardi aggiunge: «Domani sera (martedì, ndr) abbiamo una riunione della maggioranza per analizzare il risultato del referendum. Sarà anche un’occasione per ragionare sul tema dell’unione e con quali comuni, avendo la Regione prorogato il termine per le ipotesi di unione dei comuni al 31 ottobre».

Settimo Baisi