Cavriago (Reggio Emilia), 22 marzo 2013 - La maggior parte della cocaina era nascosta nelle intercapedini artefatte ricavate nelle carrozzeria delle auto in riparazione e se non fosse stato per il fiuto dell'esperto Rey, il labrador antidroga del’Arma in forza al Nucleo Cinofili di Bologna, non sarebbe stato semplice per i carabinieri trovare i tre etti di cocaina. Le dosi già pronte allo spaccio, invece, erano nascoste nelle canalette dell'impianto elettrico della carrozzeria. Un'officina che lo stesso titolare ha concesso come base per lo spaccio a due albanesi in cambio di forti sconti sulle dosi che lo stesso carrozziere acquistava. Una copertura, quello dell'utilizzo della carrozzeria, ideata per rassicurare gli stessi clienti della Reggio bene che numerosi affluivano nella carrozzeria non certo per riparare le auto ma per acquistare la coca.

Sono state le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia a portare alla luce l'illecita attività condotta dai tre con l'accusa di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno arrestato il titolare dell'officina, un 50enne di Quattro Castella, e due albanesi di 23 e 35 anni residentei a Reggio. Il blitz dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e del “collega” Rey ieri mattina: all'atto dell'irruzione uno dei presenti, poi identificato nel 35enne albanese, ha gettato a terra un involucro che aveva prelevato dai calzini e che conteneva 20 grammi di cocaina. Nell'altro calzino, invece, era nascosto un altro involucro contenente 10 grammi di cocaina.

Alla luce di quanto emerso è scattata la perquisizione che ha portato al recupero di 220 grammi di cocaina suddivisi in varie dosi. Due involucri del peso di 160 grammi giacevano all’interno dell’alloggiamento del fanale posteriore destro di un fuoristrada in riparazione, mentre una ventina di dosi pronte allo spaccio (del peso di una cinquantina di grammi) si trovavano all’interno delle canaline dell'impianto elettrico e nella plafoniera in plastica contenente del riso posta nel pavimento di un ufficio. Tutta la droga è stata sequestrata assieme a 2 bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e 5 telefoni cellulari per i contatti con i clienti. I tre, tutti insospettabili in quanto incensurati, sono stati condotti in caserma ed arrestati. Le investigazioni, oltre a confermare che la droga era destinata a giovani rampolli della Reggio bene, hanno rivelato l'attività compiacente del carrozziere.