Reggio Emilia, 22 maggio 2014 - Una prospettiva ribaltata, di grande suggestione e fascino. Come ormai tradizione, il palcoscenico del teatro Valli ha ospitato la cena dei soci (lo scorso mercoledì sera), offrendo ai commensali  lo sguardo alla cavea illuminata dall’astrolampo. Diverse le anticipazioni che il direttore artistico, Gabriele Vacis, ha fatto sulle prossime stagioni: la prosa che si apre con La Locandiera e Umberto Orsini, un’opera lirica contemporanea (in coproduzione con Brescia) che racconta, dopo quarant’anni, della strage di Piazza della Loggia, dal titolo Il sogno di una cosa su musiche di Mauro Montalbetti e libretto di Marco Baliani (anche in scena). E ancora Madama Butterfly di Giacomo Puccini nella Stagione d’Opera.

Tra i musical si potrà assistere a Sette spose per sette fratelli e Tutti insieme appassionatamente. Tante le presenze interessanti al Festival Aperto, tra cui Virgilio Sieni e Ute Lemper: «Che d’ora in poi dovremo abituarci a chiamare Reggio Parma Festival, con un programma comune e pullman che traghettano spettatori nei teatri delle due città». Ha precisato Vacis. Lorenzo Fasolo, direttore artistico del Premio Borciani, ha espresso invece la necessità di trovare un nuovo sponsor al Concorso Internazionale per Quartetto d’Archi, rimasto orfano del sostegno di Max Mara.

Dopo l’introduzione di Giuseppe Gherpelli, direttore generale dei Teatri, il vice presidente della Fondazione ha illustrato i dati di bilancio, relativi al 2013.  Bilancio con il segno più per un ammontare di 5.183 euro: risultato ottenuto da ricavi per 6.547.236, a cui sono stati sottratti costi totali di 6.371.190 euro e 170.863 di imposte.  Voci significative dei ricavi, le entrate ottenute dai biglietti staccati (17,54 per cento) e i finanziamenti dei soci fondatori.  Comune, Provincia, Industria di Reggio, Iren, Unipol e Banca Popolare dell’Emilia Romagna hanno infatti coperto il 43 per cento delle entrate. Mentre, per quanto riguarda le uscite, le voci più importanti sono quelle relative ai costi del personale (31,82 per cento) e delle spese artistiche (39,61).

Altri numeri che riassumono l’attività 2013 della Fondazione I Teatri, sono il numero complessivo degli spettacoli, 201, e delle concessioni d’uso, 72, sulle tre strutture: Valli, Ariosto, Cavallerizza. 453 le aperture di sipario, per una media giornaliera di 1,24; 86.357 la presenza agli spettacoli, a cui se ne sommano 15.875 durante gli eventi culturali.  Durante lo scorso anno sono stati poi venduti 4.256 abbonamenti,  mettendo insieme  tutte le stagioni in programma. Dato che ha fatto segnare una leggera flessione rispetto al 2012, in particolare con un calo nella vendita di abbonamenti di Musical e Operetta. Hanno concluso gli interventi il sindaco vicario di Reggio Ugo Ferrari e la presidente della Provincia Sonia Masini, ricordando il ruolo centrale che I Teatri hanno sul territorio.

Stella Bonfrisco