{{IMG_SX}}Rimini, 6 aprile 2007 - Potrete avere una casa al mare, dove oggi il mare non c'è. Sarebbe questo il progetto 'Mare domani' di Rete Europa Immobiliare. Ma il condizionale è d'obbligo. La pubblicità in onda in questi giorni su La7 e Mtv ha, infatti, generato non poche perplessità. C'è chi ha pensato ad una 'bufala', chi ad una campagna di sensibilizzazione per il problema dell'erosione della costa adriatica, c'è chi ha addirittura provato a telefonare stuzzicato dall'ottimo affare.

 

Ma il progetto appare in tutto e per tutto una 'bidonata'. Ci sono, infatti, molti aspetti che fanno pensare male. Innanzitutto se il mare nei prossimi quindici anni arriverà davvero ai piedi di Santarcangelo di Romagna - luogo in cui dovrebbe essere acquistata la casa, ndr - chi o cosa impedirebbe alle acque di procedere oltre e sommergere il complesso abitativo messo in vendita nello spot? In secondo luogo perché se si prova a telefonare al numero verde in sovraimpressione, nessuno risponde mai? E ancora, quale società immobiliare potrebbe farsi pubblicità facendo vedere la marea che sale sempre più, travolgendo tutto quello che ha di fronte? Tra la costa e la collina ci sono case, strade e persone, che fine farebbero?

 

Per non saper nè leggere nè scrivere si potrebbe dire: 'ai posteri l'ardua sentenza'. Ma in questo caso propendere per lo scherzo è quasi un obbligo. Lo spot, tra l'altro, è uscito all'inizio del mese: forse è solo un pesce d'aprile. Sennò, chissà, il campanone di Santarcangelo (nella foto) potrebbe diventare un faro!