{{IMG_SX}}Rimini, 21 maggio 2007 - Sono stati i protagonisti del meccanismo delle triangolazioni con le quali, attraverso San Marino, avrebbero permesso di evadere l’Iva per miliardi di lire. Silvano De Biagi e Flavio Pelliccioni (nella foto) sono due sammarinesi che hanno da poco passato i cinquant’anni e che per quei ‘triangoli’ hanno conosciuto anche il carcere. Ma ora una pietra è calata su qualsiasi eventuale irregolarità che abbiano commesso. Long Drink, una montagna di indagini, di soldi e di energie, è caduta in prescrizione. Meglio di qualsiasi condono tombale per Pelliccioni e De Biagi che, anche grazie alla preziosa collaborazione di mogli ed ex consorti, sono ancora in pista, sono ancora manager, personaggi capaci sempre di inventarsi un’attività, un ruolo, un affare. Tutti e due i ‘maghi delle fatture’ giurano che loro le fatture false non le hanno mai fatte. Le merci c’erano per davvero. Con i ‘triangoli’ però avevano molta dimestichezza, ma ora hanno chiuso. D’ora in poi solo quadrati, quelli che servono per far tornare i conti.

 

Flavio Pelliccioni, che affidò le sue traversie giudiziarie all’avvocato Alessandro Petrillo, è decisamente soddisfatto per la chiusura di una "vicenda — racconta Pelliccioni — che andava avanti da 10 anni e che mi ha anche fatto conoscere il carcere. Ci sono stato 20 giorni e mi sono convinto che a tanta gente, a certi manager farebbe bene provare. Il carcere è l’università della vita. Si affronta la vita in un’altra maniera, con un altro spirito".

 

Allora, come si sente Pelliccioni?

"Benissimo. Ci ho messo davvero una pietra sopra anche perchè quel tipo di lavoro non l’ho più preso in considerazione, anche se so che è ancora un mercato molto fiorente...".

 

Di cosa si occupa?

"Sono stato due anni in Spagna ed ho lavorato con l’ex presidente del Real Madrid, Lorenzo Sanz. Ora faccio il consulente di affari internazionali".

 

In cosa consiste?

"Strutturo un’operazione, dal punto di vista contrattuale, assieme a dei legali, e da quello commerciale, in questo caso con dei commercialisti".

 

Non ha più legami con Riccione?

"Al contrario. Io sono quasi sempre vicino alla mia famiglia, alla mia ex moglie, Daniela Spadazzi, e ai miei figli che gestiscono il Beach con Sergio Lazzaretti. Sono consulente anche per loro. E quest’estate ho riportato al Beach Manuel e Simone ex pr della Villa e dell’Hakuna Matata. E faremo la differenza".

Pelliccioni è padre di tre figli, una ragazza diciottenne, che lavora con la madre, un maschio sedicenne, che fa l’aiuto bagnino e una bimba di 10 anni.

 

Anche Silvano De Biagi, che si è sempre fatto assistere in Tribunale dall’avvocato Cesare Brancaleoni, se la passa decisamente bene. "Era un sistema che funzionava così. Noi abbiamo solo fatto quello che facevano tutti. Ho solo esercitato ciò che la legge sammarinese mi permetteva di fare".

 

E ora invece che fa?

"Faccio 80mila/100mila piade al giorno, ho l’azienda leader in Italia nel settore, l’Antica Piadina Romagnola. La proprietaria è mia moglie (la seconda ndr) Nancy Osovio, colombiana, ma ora sammarinese, e io sono il direttore generale. Abbiamo cinquanta dipendenti. Sa, io lavoro da quando avevo 12 anni".

 

De Biagi è stato anche condannato a San Marino per la prima delle indagini sulle truffe dell’Iva. E’ stato condannato a un anno e tre mesi e dice che è "stato l’unico a pagare per un sistema che tutti invece utilizzavano". E poi ancora: "Sono problemi che vanno affrontati tra Stati, non sbattendo in galera la gente". Ma ora ha buttato tutto dietro le spalle. Anche perchè gli affari vanno bene. Oltre all’azienda che produce piadina, che tra l’altro esporta anche all’estero, De Biagi possiede un outlet di grandi firme a Dogana e gestisce l’Osteria degli Agolanti a Riccione, cosa di cui va particolarmente fiero.

 

Cosa insegna ai suoi figli?

"Ho quattro figli dai 27 agli 11 anni, tre femmine e un maschio, e ho sempre insegnato loro che bisogna lavorare. Da niente non viene mai niente".