{{IMG_SX}}Santarcangelo, 22 settembre 2007 - COMANDO DEI VIGILI "sotto assedio". E’ il vastissimo popolo delle vittime del fotored, l’implacabile occhio elettronico piazzato a inizio giugno in due semafori "caldi" sulla via Emilia, a Santarcangelo, ma percorsi da automobilisti dell’intero Riminese. E non solo.

 

Molti multati presenti e futuri si ritengono vessati dal fotored, alias t-red (multe da 158 e 6 punti dalla patente). Una raccolta di firme spontanea ha raggiunto quota mille. Bocche ufficialmente cucite sul monte multe. Verosimilmente diverse migliaia. Difficile quantificare i ricorsi. Solo dell’ordine delle decine, secondo i vigili. Tanti i dubbi degli automobilisti sul meccanismo del t-red. Un po’ di chiarezza da parte del Comune forse eviterebbe perdite di tempo a tanti. Voce ai "ribelli". "Io abito qui dietro - attacca Giancarlo Canducci -. Non passo più dal semaforo, ma dalle viuzze laterali. E come me tanti altri resdienti. Abbiamo paura che per sbaglio prima o poi ci stanghi. Magari perché ci fotografa se passiamo col giallo". "Anche io evito i due semafori col fotored - continua Agostino Beleffi -. Se resti in mezzo aspettando di svoltare, magari entri col verde e poi diventa rosso? E’ una trappola".

 

"Il Comune dovrebbe chiarire bene come funziona, non si può essere approssimativi col portafoglio della gente che lavora", sbotta un ragazzo di passaggio.

 

"IO FINORA sono stato ‘graziato’ - sorride Fabio Fabbri, che lavora nei paraggi di via Mazzini -. Ma sto mettendo da parte dei soldi per farmi una specie di ‘fondo multe t-red’. Non si sa mai. Prima o poi le prenderò". Intorno alle 11 un uomo armeggia con un cronometro al semaforo. Cosa sta facendo? "Sto cronometrando i tempi del giallo - spiega Dino Giovannetti -. Mi sono già preso due multe. Sono andato al comando dei vigili, dove sono andato a protestare e chiedere chiarimenti. Eravamo in tanti. Ho voluto anche le ‘mie’ foto. Mi hanno fatto pagare altri 3 euro". Risultato? "Loro dicono che il giallo dura 4 secondi, e che è legale". E il suo personalissimo cronometro? "Tre secondi e 8 decimi". Beh, siamo lì. "Ma se sei a ridosso e passi, lui forse scatta e ti multano". "Sentiamo tutto il giorno un concerto di frenate, prima o poi ci scapperà un bel botto - dicono dall’edicola-tabaccheria Della Vittoria, sul semaforo di viale Mazzini -.

 

TANTI clienti entrano e si lamentano. Una signora ci ha chiesto dove trovava il comitato di protesta". "Lamentele a bizzeffe - aggiunge un negoziante della zona -. E molti hanno contestato le multe. Chi deve svoltare si trova in trappola. Passa solo quando arriva il rosso dall’altra parte. A quel punto c’è la multa".

 

Sin qui le proteste. Ma i timori, spiegano i vigili, sono infondati. "Anzitutto, il fotored non scatta con il giallo - attacca il comandante della polizia municipale, Ivano Vandi -. Nè scatta se entri col verde e, dovendo svoltare, nel frattempo arriva il rosso. Nessuna multa. Neppure se scatta il giallo mentre si è a mezzo metro dal semaforo, e a quel punto lo si attraversa. Niente multa.

 

MULTA SOLO se si passa la prima linea bianca con il rosso, e poi si impegna il semaforo dovendo svoltare, o si esce, sempre col rosso". Insomma, nessun rischio di ingiustizie, assicura il responsabile. Sul posizionamento dei fotored, Vandi dice che "non si deve aspettare che a un semaforo ci scappi il morto per fare prevenzione". Ed esclude, con un sorriso, che i fotored non siano omologati. Al comando ammettono che tantissimi chiedono le foto: "Su 100 verbali, una settantina". Ma poi tanti ammettono il torto. "L’occhio scatta 4 foto - spiega il vigile Filippi, addetto alla convalida delle sanzioni -. Si multa solo chi passa col rosso".