{{IMG_SX}}Rimini, 2 luglio 2009 - Ricorda ogni istante, ogni momento di quella drammatica notte. "Stavamo rientrando a casa in scooter. Quando abbiamo imboccato la curva di via Destra del porto, una macchina ci ha stretto un po’, e siamo finiti fuori strada". Mauro, seduto dietro sulla moto guidata da un amico, ha avuto la peggio: scaraventato sull’asfalto, ha rischiato di morire. E di restare paralizzato. "Non dimenticherò mai quei secondi. Nonostante il colpo subito ero lucido, cosciente. Ho provato a rialzarmi, a muovere le gambe, ma niente…Non muovevo un solo dito".

Ora sta meglio, molto meglio Mauro Morri, il 32enne giocatore di basket, ex stella sui parquet di Rimini (ai tempi della Pepsi, in A1) e della Scavolini Pesaro, vittima del pauroso incidente avvenuto il 13 giugno scorso in via Destra del porto. Morri è ancora ricoverato al Bufalini di Cesena, dove quella mattina era stato trasportato d’urgenza e poi operato, in serata, da un’equipe di specialisti.  

A dargli forza e sorreggerlo in questi giorni difficili il figlio Enrico, il cugino Alessandro Angeli, compagno di squadra al Palestrina, gli amici, gli ex compagni di squadra da Carlton Myers a German Scarone, da Alex Righetti ad Andrea Vitali. Il 22 si sottoporrà ad un nuovo controllo, al collo e alla schiena, ma per il momento l'unica priorità di Mauro è a tornare in salute.