Retrocessione in D, il Rimini ricorre al Tar

Il club ha dato mandato all'avvocato Di Cintio: “La battaglia prosegue”

Il Rimini sembra intenzionato a confermare Colella in panchina (Foto Petrangeli)

Il Rimini sembra intenzionato a confermare Colella in panchina (Foto Petrangeli)

Rimini, 23 giugno 2020 – Il Rimini non si rassegna alla retrocessione in Serie D. Il club romagnolo ha reso noto che "l'avvocato Cesare Di Cintio, in nome e per conto della società biancorossa, questa mattina ha notificato al Tar del Lazio l'annunciato ricorso contro la retrocessione d'ufficio del club decretata dal Consiglio federale. La battaglia del Rimini F. C. a difesa dei propri diritti e dei propri tifosi prosegue".

La strada per il Rimini è tutta in salita, ma c’era da aspettarselo. Seppur i biancorossi abbiano tutte le ragioni di considerare quella retrocessione profondamente ingiusta e penalizzante, per di più in una stagione segnata pesantemente dalla pandemia. Grassi si affida all’avvocato bergamasco, ma allo stesso tempo non resta con le mani in mano pensando al futuro. Perché, comunque, il Rimini ripartirà. Certamente non sarà una ripartenza estiva semplice. Quando bisogna lavorare senza avere la certezza nemmeno a quale categoria si parteciperà tra qualche mese, allora tutto diventa più complicato, ma non impossibile. In settimana il numero uno dei biancorossi dovrebbe confermare la propria fiducia al direttore sportivo Ivano Pastore. L’intenzione di Grassi, ascoltando le ultime sue dichiarazioni, sarebbe anche quella di proseguire con Giovanni Colella in panchina. Il mister sarebbe così riconfermato anche in questa situazione di grande amarezza non solo per i tifosi ma per l’intera città di Rimini.