Beer Attraction 2019 Rimini, la birra conquista tutti. Ecco i vincitori / FOTO

Seicento produttori da tutto il mondo e un padiglione tutto riservato al Made in Italy. Le nuove tendenze sono tutte da gustare

Dalle coltivazioni di quinoa di Argenta (FE) Quin, nuovissima birra a base di quinoa

Dalle coltivazioni di quinoa di Argenta (FE) Quin, nuovissima birra a base di quinoa

Rimini, 17 febbraio 2019 - «La grande cucina non nasconde il sapore della terra da cui nasce». Comincia così, con una citazione di Tonino Guerra - l'indimenticato poeta santarcangiolese - il percorso all’interno di Beer Attraction (foto), la fiera internazionale delle specialità birrarie e delle birre artigianali, giunta quest’anno alla sua quinta edizione. E forse non è un caso che si sia utilizzata una citazione dedicata alla cucina e al cibo: proprio sabato, all’inaugurazione della kermesse, è stato annunciato che, dal prossimo anno, “Beer Attraction” aprirà definitivamente al cibo e diventerà “Beer&Food Attraction”, manifestazione dedicata alla birra e all’alimentazione fuori casa. 

In effetti, il cibo abbonda già da quest’anno in tutti i padiglioni: tra gli stand non si vedono solo i “classici” abbinamenti pizza e birra o hamburger e birra, ma tutti i tipi di specialità alimentari da gustare fuori casa - dalla “puccia” salentina agli arancini siciliani - accostati a una creazione birraria ad hoc. Un connubio innovativo e originale, celebrato il più delle volte a bordo dei “food truck”, i furgoncini vintage da cui servire street food e boccali traboccanti di birra ai passanti.

Vero paradiso per intenditori di birra provenienti da tutto il mondo, Beer Attraction si conferma come la più importante vetrina di novità del settore brassicolo. Con oltre 600 aziende presenti alla manifestazione - fra cui il colosso americano Brewer Association, associazione che riunisce circa 5mila produttori di birra artigianale – quest’anno Beer Attraction ha invaso dieci padiglioni e ha tutta l’aria di voler estendere ulteriormente il proprio raggio d’azione.

Oltre ai giganti britannici, tedeschi, austriaci e belgi, grande spazio anche alle eccellenze italiane, cui è riservato un intero padiglione. Numerosissime le etichette locali, che utilizzano ingredienti a Km0 - quinoa e cereali vari, miele, castagne e frutta del territorio di appartenenza dei birrifici – e le IGA (Italian Grape Ale), che prevedono l’aggiunta di vino, mosto o uva nelle lavorazioni. Suddivise in Red e White Grape Ale – a seconda dell’uva utilizzata – rappresentano ormai una costante del nostro panorama birrario, che gode ormai di fama consolidata (e di numerosi tentativi di imitazione) anche all’estero.

Proprio tra le specialità artigianali del Belpaese, Unionbirrai – associazione di categoria dei birrifici artigianali italiani – ha selezionato la “Birra dell’Anno”, con un concorso tenutosi in fiera sabato 16 febbraio. Cento giudici internazionali hanno valutato le 1.994 birre in gara, presentate da 327 produttori italiani e divise in 41 categorie, per ciascuna delle quali sono state scelte le tre migliori proposte brassicole in classifica. Miglior birrificio d’Italia è risultato Mukkeller, marchigiano di Porto Sant'Elpidio, mentre diversi produttori artigianali del bolognese hanno ricevuto dei riconoscimenti per le loro creazioni.

Ha conquistato infatti il gradino più alto del podio il MFB Manifattura Birre Bologna di Bologna con la sua Kolsch, una birra di ispirazione tedesca, nella categoria delle birre chiare e ambrate a basso grado alcolico. Argento e bronzo, invece, per Ca' del Brado, birrificio di Pianoro, che, nella stessa categoria – quella delle Sour Ale, caratterizzate da note acide – ha piazzato le sue Anniversario 2018 e Nessun Dorma. Un terzo posto, tra le birre affumicate e torbate, è andato a Statalenove, birrificio artigianale di Valsamoggia, per la sua Preda.

Tra gli stand anche tanta Romagna, in particolare con Birra Amarcord, che racconta in fiera il suo inedito progetto di ristorazione, approdato già in due locali (rispettivamente a Riccione e Forlì), con possibili nuove aperture sul territorio. Presente anche il Birrodromo, celebre birreria e ristorante di Riccione che ha fatto dello slogan “Voglio solo stare bene” un hashtag gettonatissimo sui social.