Marracash: "Voglio elevare il rap"

L’artista, dopo la Targa Tenco per ‘Noi, loro, gli altri’, domani è a Cattolica: "Così resto vero in un mondo finto"

Fabio Bartolo Rizzo, meglio noto come Marracash, 43 anni: ha vinto la Targa Tenco

Fabio Bartolo Rizzo, meglio noto come Marracash, 43 anni: ha vinto la Targa Tenco

C’è sempre stato qualcosa di profetico nelle parole di Fabio Rizzo. Un nome che non molti conoscono, data la trasposizione artistica in città – che fa molto Casa di Carta, anche se è arrivata prima della serie tivù –: Marracash. C’è sempre stato qualcosa di profetico, come quando poco più di un anno fa cantava: "Meriterei il premio Tenco, per il talento che tengo". Targa che ha vinto quest’anno per la categoria Miglior album in assoluto, con Noi, loro, gli altri. O come quando in Will Hunting cantava: "Sono il più rock, ma Rolling Stone non mi dà la cover", prima di vedere uscire un intero numero monografico su di lui. C’è sempre stato qualcosa di profetico e, ora, quel turbinio di rap, contenuti profondi e attualissimi, psicologia e profezia arriva finalmente in tour con Persone. Un tour atteso a lungo, con sofferenza, come racconta ‘Marra’: "Sono maledetto da Dio? Sì, l’ho pensato. Il tour è liberatorio, ma faccio ancora fatica a rendermene conto. È come quando ti nasce un figlio: finché non suono, non me ne rendo conto. Sono stato un po’ privato di questa cosa". Un tour che, domani sera alle 21.30, irrompe all’Arena della Regina di Cattolica (Rimini).

"L’idea è cercare di elevare questo genere anche dal punto di vista della performance: spesso quelle hip hop sono un po’ disgraziate – sottolinea il musicista, nato in Sicilia e cresciuto alla Barona, storica periferia di Milano –. È stagnante vedere un rapper solo sul palco, con l’autotune e le steccate. Il tour sarà un’altra cosa: c’è una band, c’è un tentativo di elevare il genere. Sono molto contento, secondo me sarà una cosa mai vista". E c’è da scommetterci: basti pensare come, con il suo campionamento di Angeli per il brano Io, è riuscito addirittura a conquistare Vasco Rossi e a strappare un feat con lui.

Il tour porta in Riviera due album, rispettivamente Persona e Noi, loro, gli altri: il primo uscito immediatamente prima dello scoppio della pandemia. Un successo incredibile, ma frenato nei live dal Covid. Il secondo è stato pubblicato a fine 2021 e subito si è preso completamente la scena: "È un disco davvero inusuale per un mercato come quello italiano. Un disco non facile, con poche tracce, pezzi senza ritornello con delle strutture strane, è incredibile che stia andando così bene, sono contentissimo. Avevo già avuto un successo commerciale gigantesco con Persona, volevo aggiungere delle cose da dire e ho fatto una sorta di appendice forte del successo precedente".

Quando si parla della Targa Tenco, non perde un attimo ("È un onore incredibile per me", sottolinea), ma è sui contenuti veri, grezzi che Marracash mostra tutta la sua Persona: "Per me è importante l’autenticità, in un momento in cui c’è molto cosplay. Oggi va di moda vestirsi da rocker e assumerne l’estetica: non lo condanno, perché è generazionale, però trovo che si perda l’identità collettiva. A me fa un po’ paura vedere dei ventenni che non sono ribelli".