Rimini, come sarà la spiaggia del futuro? Piscine, giochi d’acqua e ristoranti

Presentato il Piano del Comune per la Rimini balneare del futuro, l’assessore Frisoni è ottimista: "Vogliamo aumentare le connessioni con il parco del Mare implementando gli accessi pedonali"

La spiaggia di Rimini

La spiaggia di Rimini

Rimini, 6 giugno 2023 – Piscine e giochi d’acqua come incentivi per accorpamenti e aggregazioni di stabilimenti e chioschi. Bar e ristoranti demoliti e ricostruiti a ridosso del Parco del Mare, disponibili non solo ai ’bagnanti’ sulla spiaggia ma anche a chi cammina sulla passeggiata.

Più sicurezza in riva al mare con videosorveglianza diffusa e torri faro per illuminare l’arenile. Ma anche meno burocrazia per chi riqualifica e miglioramento della resilienza a fronte del cambiamento climatico, con possibilità di ’sopraelevare’ manufatti sulla spiaggia rispetto alle altezze attuali.

Sono alcuni punti chiave delle linee guida del nuovo piano dell’arenile, il cui iter amministrativo è ufficialmente partito ieri mattina con l’illustrazione in commissione consiliare da parte dell’assessore al Demanio.

"Il piano dell’arenile – spiega Roberta Frisoni – è un caposaldo fondamentale per la rigenerazione della fascia turistica. In questi ultimissimi anni, collegati al Parco del Mare, abbiamo pensato anche a cambiamenti da applicare sull’arenile. Per esempio funzioni sportive e aree gioco per i tanti che frequentano la zona anche nei mesi invernali. Un altro tema è come ’allungare la vita’ ai pubblici esercizi di spiaggia anche nel resto dell’anno, la destazionalizzazione, servendo sia la spiaggia che il pubblico che frequenta il Parco del Mare. Un’ipotesi è di arretrarli rispetto alla collocazione attuale, con un utilizzo non solo diurno, visto che la passeggiata è molto frequentata non solo durante il giorno".

 "Anche per l’incertezza normativa – aggiunge Frisoni – grandissima parte della spiaggia, oltre il 90%, è rimasta ferma negli ultimi vent’anni. L’obiettivo del piano è rigenerarla e destagionalizzarla con locali aperti sul lungomare, aumentando le connessioni con il parco del Mare implementando il numero di accessi pedonali direttamente alla spiaggia, come avviene già ora per piazzale Kennedy".

I numeri parlano chiaro. Su 44.400 metri quadrati di superfici di spiaggia ’con ingombri a terra’ le concessioni che hanno rinnovato l’arenile sono pochissime, circa il 9 per cento. Solo 524 metri quadri in zona sud, 1.429 metri quadri a San Giuliano lido, 1.753 metri quadri sul litorale nord, grazie al fatto che qui ci sono anche aree di proprietà dei bagnini, non sottoposte (non interamente, il che basta a ’garantire’ i titolari attuali) alla Bolkestein.

Il piano dunque procede anche se per le concessioni mancano ancora i decreti attuativi del governo alla normativa (articolo in basso). Il nuovo piano prevede tre modalità attuative. Intervento singolo, micro aggregato con due stabilimenti e un bar, macroaggregato con numerose attività. Gli incentivi aumenteranno con il numero di aggregazioni. Tra le novità annunciate, lo snellimento delle procedure burocratiche nel rilascio delle autorizzazioni per chi investe. E soprattutto il ’tempo congruo’. Ovvero, una stima, che sarà effettuata da una società incaricata dal Comune, di quanto tempo sarà necessario ai concessionari per rientrare degli investimenti, che dovrà essere compatibili con la durate delle future concessioni".

Nel piano spiaggia sono previsti nuovi accessi pubblici al mare, sulla scia di quello di piazzale Kennedy. Nel progetto iniziale sono collocati in piazzale Marvelli, Benedetto Croce, Lagomaggio e ai giardinetti di Rivazzurra.

Nella zona Nord, tra Rivabella e il porticciolo di Viserba, allo studio anche la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale verde sulla spiaggia.

Infine, solo per gli stabilimenti balneari dei privati a nord del porticciolo di Viserba, la possibilità di aprire un piccolo ristobar in ogni bagno.