Jovanotti Rimini, l'assalto dei 40mila per il Jova Beach Party

Operai già al lavoro per realizzare il villaggio. I consigli anti-ingorghi. Esposto degli ambientalisti: posticipare il concerto

Jovanotti Rimini, il palco del Jova Beach Party

Jovanotti Rimini, il palco del Jova Beach Party

Rimini, 8 luglio 2019 - Il conto alla rovescia per il Jova beach party può partire. Dopo il debutto di sabato a Lignano Sabbiadoro, mercoledì il villaggio di Jovanotti pianterà le tende sulla spiaggia di Riminiterme. Lorenzo arriverà da queste parti tra oggi e domani, ma da giorni la squadra di operai e tecnici è al lavoro per montare il maxi palco in riva al mare. Sono centinaia le persone impegnate nell’organizzazione del Jova beach party a Rimini, che porterà sulla sabbia 40mila spettatori. A loro si aggiungeranno i 50 volontari reclutati dalla cooperativa Erica. Il loro compito sarà quello di informare e tenere a bada il pubblico, affinché faccia la raccolta differenziata in maniera corretta. In cambio, potranno essere gratis al concerto e avere anche un gadget in omaggio.

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«Per Rimini – racconta Luigi Bosio, presidente della cooperativa – abbiamo ricevuto moltissime candidature, molte di più dei posti disponibili». Più del doppio. Inevitabile fosse così: con i biglietti già esauriti da settimane in tanti hanno provato a proporsi come volontari pur di assistere allo show. A Lignano i volontari erano una trentina: pochi, troppo pochi rispetto alle esigenze. Per questo si è deciso di aumentarli, già a partire dalla tappa di Rimini.

I ‘Beach Angels’, come sono stati ribattezzati, «sono fondamentali – assicura Maurizio Salvadori, amministratore delegato di Trident (la società che organizza il tour di Jovanotti) – per evitare che il pubblico lasci rifiuti in giro durante lo spettacolo. Ma la serata di esordio a Lignano Sabbiadoro ci ha stupito positivamente: a fine concerto una buona parte della spiaggia era in ottime condizioni grazie all’attenzione e alla collaborazione del pubblico. Un bel segnale, a dimostrazione di come i fan di Jovanotti abbiano recepito il suo messaggio». Che è quello di «voler lasciare la spiaggia, alla fine di ogni concerto, meglio di come l’abbiamo trovata». La speranza è che avvenga così anche a Rimini.

Il problema vero, per chi sarà diretto al Jova beach party, sarà come raggiungere Riminiterme. «Chiediamo, anche qui, la massima collaborazione a tutti. Evitate, se potete, l’auto: usate la moto, la bici, i mezzi pubblici», dice ancora Salvadori. Ci sarà un potenziamento dei bus, ma probabilmente niente navette. La linea 11 subirà probabilmente una deviazione, visto che il Comune ha intenzione di chiudere per ragioni di sicurezza il lungomare in tutto il tratto tra Riminterme e l’ex colonia Bolognese. Se ne saprà di più oggi, quando ci sarà un vertice in Prefettura per mettere a punto tutto il piano legato all’ordine pubblico e alla viabilità. Come per la Notte rosa e la Molo street parade sono in arrivo rinforzi (con alcuni contingenti mandati dalle province vicine) anche per lo show di Jovanotti.

Esposto degli ambientalisti: posticipare il concerto

Intanto gli ambientalisti sono sul piede di guerra: dopo gli appelli ai due Comuni per tutelare i quattro pulcini di fratino, una specie protetta, presenti nell'area dell'evento, le associazioni AsOER, Italia Nostra Rimini, Legambiente e Lipu hanno inviato un esposto, fra gli altri, alla Procura della Repubblica di Rimini e al Ministero dell'Ambiente per chiedere di spostare o posticipare il concerto. Il fratino è un piccolo uccello che nidifica sulle spiagge europee e dall'inizio del secolo la sua popolazione è in consistente calo. In Italia si stima la presenza di meno di 700 coppie e in Emilia-Romagna rimangono 30-40 coppie (un decimo rispetto agli anni '80). Nel litorale tra Rimini e Riccione ci sono al momento quattro pulcini che, si legge nell'esposto, non saranno in grado di volare prima del 15 luglio ed “esiste un'elevata probabilità che vengano schiacciati e involontariamente uccisi”. Per questo, considerando che al Jova Beach Party parteciperanno circa 40mila persone, le associazioni chiedono che l'evento sia spostato in altro luogo o rinviato a data successiva al 25 luglio.