Rimini, 12 luglio 2010 - Quasi cinque milioni di euro non dichiarati al fisco, cento controlli eseguiti sui locali della Riviera romagnola: questo il primo bilancio della campagna anti evasione dell’Agenzia delle Entrate di Rimini. In particolare, gli accertamenti sui redditi di impresa per gli anni di imposta dal 2005 al 2007 hanno riguardato 9 ristoranti, 33 alberghi e 55 stabilimenti balneari dell’area riminese. Tra questi, otto soggetti hano dichiarato redditi pari a zero e 22 sono risultati addirittura in perdita, avendo nascosto un imponibile accertato di oltre 2 milioni di euro.

 

Per quanto riguarda i ristoranti sottoposti a controllo, essi hanno dichiarato un reddito medio annuo di 15mila euro, a fronte degli oltre 100mila accertati. Per risalire ai ricavi reali, gli 007 dell’amministrazione finanziaria hanno seguito, nella maggior parte dei casi, il metodo ‘analitico-induttivò: a partire dalle materie prime utilizzate, sono stati calcolati il numero di piatti serviti e i relativi incassi. È il caso di un noto locale di Riccione, al quale è stato contestato un maggior reddito accertato di oltre 400mila euro per l’anno di imposta 2006 e di 300mila euro per il 2005.

 

Il reddito medio dichiarato dai gestori dei lidi riminesi, invece, non arrivava a 5mila euro annui, soltanto un sesto di quello accertato dall’Agenzia delle Entrate (30.553 euro). Anche in questo la ricostruzione del reddito effettivo si è basata sul calcolo delle attrezzature balneari disponibili (lettini, ombrelloni) e sulla valutazione delle condizioni meteo nell’arco temporale di riferimento. Questi elementi hanno consentito di scoprire che un villaggio balneare della zona di Viserba ha occultato oltre 110mila euro nel 2005, quando dichiarava una perdita di 24mila euro; stesso imponibile evaso per un lido del capoluogo che nonostante i 125mila euro incassati ha dichiarato al fisco appena 15mila euro.

 

I 33 albergatori controllati avevano denunciato un reddito annuo medio di 2.694 euro, contro gli oltre 65mila euro accertati. C’è chi solo nel 2006 presentava una dichiarazione pari a zero, mentre il reddito effettivo era di 400mila euro, e chi nel triennio 2005-2007 ha dichiarato un reddito di 17mila euro, nascondendo all’erario incassi per oltre 430mila euro. In questo caso, sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate di Rimini sono finiti anche i movimenti bancari dell’albergatore.

 

"I risultati finora ottenuti - ha dichiarato il direttore regionale Antonino Gentile - dimostrano la qualità del lavoro svolto dai funzionari dell’Agenzia delle Entrate e ci spingono a continuare in questa direzione Nei prossimi mesi intensificheremo l’impegno nella lotta all’evasione fiscale, ancor più importante in un momento di crisi economica e di tagli alla spesa pubblica, concentrando gli sforzi sulle categorie a maggiore rischio di evasione".