Rimini, 1 ottobre 2011 - LE SUE FOTO hanno scatenato il popolo di internet. A una settimana dalla celebrazione, fa ancora discutere la provocante mise con cui Nicole Minetti si è presentata al matrimonio della sorella minore Angelica, convolata a nozze con il compagno Salvatore Lanna, sabato scorso a San Lorenzo in Correggiano. Quel mini abito viola, sfoggiato dal consigliere regionale della Lombardia nel ruolo di testimone della sorella, ha destato non poche perplessità. Sul web spopolano le battutacce e i commenti negativi, persino contro «il parroco», colpevole di aver permesso a Nicole di essere entrata in chiesa con quel vestito così provocante.

E don Giovanni Tonelli, parroco di San Lorenzo, non è rimasto in silenzio. In fondo di comunicazione se ne intende, lui che dirige il settimanale Il ponte. E così in un paio di blog don Giovanni ha anche risposto (in forma anonima, senza specificare chi fosse). «Ma l’ho fatto soprattutto per Angelica, la sorella di Nicole. Perché tutti questi commenti hanno fatto ‘violenza’ sulla sposa, che non ha alcuna responsabilità».

Invece, secondo lei, ci sono delle responsabilità da parte della Minetti?
«Mah — allarga le braccia don Tonelli — diciamo che Nicole poteva dimostrare un po’ più di buon senso. Sapeva in fondo che ci sarebbero stati fotografi ad aspettarla al varco. Si è presentata in chiesa con un abito che definirei poco appropriato alla circostanza».

Qualcuno, tra i vari commenti, ha scritto che doveva essere vietato alla Minetti di entrare in chiesa vestita così. Lei, don Giovanni, è d’accordo?
«Io non voglio polemizzare. Preferisco restare fuori da questa storia per due motivi: non ho celebrato io la messa, ma un frate e un diacono amici delle famiglie, e non voglio alimentare ulteriori polemiche. Detto questo, noi preti facciamo fatica a intervenire in questi casi. Stiamo attenti alla sposa, certamente, ma sugli invitati… Il problema non è la lunghezza della minigonna della Minetti».

Qual è allora il problema?
«Se ci mettiamo a fare osservazioni su chi entra in chiesa, specialmente in occasione dei matrimoni, non dovremmo fare entrare la metà delle persone. Chi per l’abito che indossa, chi perché non va in chiesa da anni, chi perché non ha l’atteggiamento giusto, perché mastica il chewing gum o parla con il vicino di panca per tutta la funzione».

Non è stata, in ogni caso, una messa ‘normale’ per Angelica Minetti e il suo compagno.
«Il frate celebrante la funzione secondo me ha fatto il suo dovere. A un certo punto ha chiesto ai fotografi in chiesa di fare una pausa, di smetterla con i flash. Insomma, ha cercato di far concentrare gli sposi e gli invitati sul passo che stavano per compiere».

Al di là di chi fosse la testimone della sposa. Che, nell’intervista concessa al settimanale Chi (a cui è stato venduto in esclusiva il servizio fotografico sul matrimonio della sorella) ha confessato di essersi emozionata. «Quando ho visto Angelica scendere dalle scale di casa in abito da sposa ho avuto i brividi», racconta Nicole. Che, alla cena, si è messa in coda per prendere il bouquet come tutte le altre ragazze: «Anch’io un giorno sogno di sposarmi». Auguri.