Rimini, 24 novembre 2011 - Non sono più ‘impuniti’ come un tempo, quando per i sammarinesi era molto facile non pagare le multe prese in Italia. Ma nonostante gli accordi firmati tra l’Italia e il Titano in questi anni, riscuotere una multa da un automobilista di San Marino (sia questi un privato cittadino o una ditta che ha sede sul Titano) resta un’impresa.

Per incassare ci vogliono anni, e non sempre si incassa, come dimostrano i tanti ricorsi archiviati dai giudici di pace per le multe fatte dai T-red di Santarcangelo ai sammarinesi.
E pensare che il Titano è un’ottima ‘fonte’ di incasso per i comuni della nostra provincia. In particolare per il Comune di Rimini. Solo la polizia municipale riminese infatti, negli ultimi 3 anni (dall’1 gennaio 2009 a oggi) ha ‘inviato’ sul Titano 24.469 verbali per altrettante multe fatte nel territorio comunale riminese. Sono tantissime, una vera valanga.

«Il ‘peso’ delle multe dei sammarinesi, sul totale delle sanzioni, è in effetti è molto significativo», conferma il comandante dei vigili, Vasco Talenti. Negli ultimi due anni la polizia municipale ha viaggiato al ‘ritmo’ di circa 110-120mila multe all’anno (comprese anche le sanzioni elevate con autovelox, Vistared e vigile elettronico), e quasi un 10% di queste è stato elevato nei confronti di veicoli con targa sammarinese. Dal Titano la polizia municipale deve incassare, solo per le 24mila e passa multe fatte dal 2009 a oggi, quasi 2 milioni di euro: 1 milione e 865mila, per la precisione. Ma in realtà dall’1 gennaio 2009 a oggi «abbiamo incassato da San Marino solo 132mila euro, e una buona parte di questi è per sanzioni precedenti al 2009».

Ecco, il punto è proprio questo: quando i vigili, la polizia o i carabinieri multano un sammarinese, non sanno mai quando e se incasseranno. Perché recuperare i dati per poter inviare il verbale richiede tempo e documenti. «Da quando viene fatta la multa, a quando l’ambasciata di San Marino ci passa i dati sul veicolo multato per risalire così al proprietario, può passare anche un anno o un anno mezzo», spiegano dagli uffici della polizia municipale. La legge italiana prevede che, in caso di multe a stranieri, queste debbano essere notificate entro 360 giorni. «Ma i 360 giorni scattano dal momento in cui siamo in grado di avere i dati sul proprietario del veicolo. E per averli spesso passano anni e anni». E anche una volta che la notifica è stata fatta, riscuotere non è sempre semplice. «In caso di ricorso al giudice di pace, c’è il rischio di prescrizione».

La procedura adottata dai vigili di Rimini, proprio per non incorrere in questo rischio, è rigorosa: vengono documentate tutte le date e i passaggi, affinché anche quando passano anni dalla multa alla notifica venga dimostrato che la notifica è stata fatta nei termini di legge. «Ma riscuotere non è facile, anche se la situazione – ammettono dal comando della polizia municipale – è migliorata rispetto al passato. Oggi la maggior parte dei sammarinesi paga, anche se dopo diversi anni. Ma ci sono anche tanti che riescono a cavarsela…».