Rimini, 10 febbraio 2012 - «LA NUOVA bufera ci spaventa un po’. Ma non possiamo farci niente. Resteremo in casa per altri due giorni». I cittadini della Valmarecchia attendono impotenti la bufera di oggi. E sperano che la perturbazione sia più corta di quella passata. Francesco Gentili, originario di Perticara afferma: «Mi auguro che la nuova nevicata duri poco. Ma nel frattempo ho acquistato un po’ più di cose da mangiare. Un metro in più di neve non è poco, ma abbiamo visto che i soccorsi si sono mobilitati bene».

I SUPERMERCATI e i forni ieri mattina sono stati presi d’assalto in vallata. «Gli anziani sono i più preoccupati - dicono Donatella e Mara dal forno Suzzi - Solo oggi (ieri, ndr) abbiamo dato via un quintale di pane». Le file ieri c’erano anche in farmacia e alle Poste. «Moltissimi residenti hanno comprato farmaci e antibiotici - assicurano dalla farmacia Pianini di Novafeltria - Purtroppo sappiamo che in giro c’è anche l’influenza». Maria Costanza Monti non teme nulla: «Dopo il brutto dei giorni scorsi, la prendiamo con filosofia. La mia dispensa è piena. E ora mi vado a comprare la settimana enigmistica per passare il tempo fino a lunedì».

Anche per la giovane coppia di Casteldelci, Andrea Rossi e Enrica Branaccini, la nuova nevicata non fa troppa paura. Lei è in dolce attesa: «Non siamo preoccupati. Andrea opera per la pulizia delle strade in paese. Io me ne resto a casa. Mancano ancora due mesi al parto. Ci sposeremo a marzo. Speriamo che questa neve se ne vada presto». Giulia Fabbri è più pessimista: «E’ un disastro. Non sappiamo più dove mettere tutta la neve. Se ne arriverà dell’altra, non so come andrà a finire. Non ci resta che aspettare».

LA PREOCCUPAZIONE più grande è per i tetti. Con la pesante neve dei giorni scorsi (170 Kg/m3) e l’arrivo di quella nuova, molti tetti rischiano il collasso. Proprio ieri pomeriggio è crollato un altro edificio: parte dell’ex istituto scolastico Benelli, su corso Mazzini, fortunatamente sfitto. «La mia casa è del 1928 — spiega Giovanni Tomei di Novafeltria — Ogni giorno salgo almeno una decina di volte in mansarda per controllare la situazione. Ho liberato con degli operai il tetto dalla neve. Ma se continuerà a nevicare non so cosa succederà».

Per Dino Berardi e Colombo Ercolani la nuova ondata di maltempo non promette nulla di buono: «Il territorio è talmente ampio che sarà difficile liberarlo nuovamente tutto. Speriamo che non ostacoli il passaggio dei soccorsi». I soccorsi sono arrivati proprio ieri pomeriggio a Scavolino di Pennabilli. L’intera frazione, ben 250 famiglie, è rimasta al buio per ore. Il guasto è stato individuato e riparato solo verso sera dai tecnici dell’Enel.

IN AZIONE ogni giorno sul territorio ci sono anche una cinquantina di uomini e donne: i volontari della Protezione Civile. «Molti di noi sono pensionati - racconta il presidente provinciale, Luciano Bagli - Affronteremo i prossimi giorni con coraggio. Per noi quello di questi giorni è il primo intervento per l’emergenza neve, ma stiamo lavorando bene. La cosa più bella è lo spirito di solidarietà che ci circonda. Ci sono tantissime persone che nonostante la difficoltà, vogliono ripagare il nostro aiuto: e così ci troviamo in macchina cesti bottiglie d’olio, polli, verdure. Sono persone straordinarie».