Rimini, 6 giugno 2013 - "Lo scriva pure: la pista ciclabile sul lungomare è una bellissima idea, ma è stata fatta con i piedi. E l’incidente capitato a me (guarda le foto) è solo il primo, statene certi". Tant’è che Luciano Serra, il 73enne che ha avuto la peggio domenica mattina nello scontro avvenuto sulla ciclabile, all’altezza del bagno 8, è deciso a portare il Comune in tribunale.

"Perché questa pista è proprio pericolosa, e quello che è successo a me può capitare a tanti altri". A Serra, pensionato e appassionato di bici ("vado ancora con quella da corsa") non sono affatto piaciute le parole del comandante della polizia municipale Vasco Talenti, che insieme all’amministrazione ha minimizzato sull’incidente. "Dicono che si è trattato di un banale scontro, che avrei tagliato la strada causando l’impatto. Le cose non stanno così".
 

E come stanno, secondo lei?
"Io e mia moglie stavano percorrendo la ciclabile, nella corsia corretta. All’altezza dello scivolo sul marciapiede che porta al bagno 8 mi sono accostato sulla destra, per girare. Non ho tagliato la strada: è stata la ragazza che avevo dietro, e che viaggiava nella mia stessa direzione, a superarmi da destra sconfinando nell’altra parte di ciclabile. La ragazza non si è fatta nulla, io invece mi sono ferito sul serio".
 

Ha avuto fratture, traumi?
"Sì, mi sono rotto la clavicola, dovrò portare un tutore alla spalla per un mese, senza contare le settimane di riabilitazione. E ho subito un brutto trauma cranico. Non sono danni da poco".
 

Per questo motivo ha intenzione di intentare causa contro il Comune?
"Ho già sentito il mio avvocato, e sono deciso ad avviare un’azione legale perché l’incidente non è avvenuto per caso. La ciclabile è pericolosa: non è in sede protetta, è in parte sulla sede stradale e in parte su un marciapiedi. Non ci siamo. Infatti molti ciclisti la stanno usando impropriamente. Questo l’ho fatto presente anche alla polizia municipale, quando sono stato sentito sull’incidente".
 

La ragazza con cui si è scontrato, invece, l’ha più sentita?
"No, e mi dispiace perché, per come la vedo io, la responsabilità è anche sua".
 

A chiarire le dinamiche dell’incidente e le responsabilità sarà la polizia municipale. Lei pensa di tornare a usare la pista ciclabile, quando sarà guarito?
"Io vado al mare in bicicletta, sicuramente ci tornerò. Però resto della mia idea: è stata pensata e realizzata male. E questo non me lo toglie nessuno dalla testa. E’ un’opera ‘rimediata’, quando saremo nel pieno della stagione troppi ce ne saranno di incidenti...".
 

Manuel Spadazzi