Rimini, 19 giugno 2013 - Fabio Savi non sopporta la pressione mediatica e il processo, che lo vede testimone, si fa a porte chiuse. Anche per questioni di sicurezza, a quanto pare. La cosa non piace all’Associazione delle vittime della sanguinaria banda che ieri mattina era rappresentata da 7 persone a Palazzo di giustizia.

"Siamo qui per vigilare e controllare — spiega fuori dall’aula Rosanna Zecchi, vedova di Primo Zecchi ucciso nel 1990, presidente dell’associazione —, per dire che non abbiamo dimenticato, nè perdonato. Siamo qui perchè volevamo vedere come sta Fabio Savi, ci sono tante richieste per permessi premio. Noi vogliamo controllare che non cambi qualcosa. Perchè per esempio Occhipinti a Padova torna in carcere solo la sera".

Il ‘lungo’ della banda dei Savi arriva a Rimini intorno alle 12 e 15 scortato da una ventina di agenti e carabinieri dal carcere di Spoleto. Abito blu e camicia nera, sempre snello, ha fatto solo qualche capello grigio a causa dei suoi 53 anni. Fabio risponde alle domande del pubblico ministero Paolo Gengarelli nel processo davanti al collegio per traffico internazione di armi che vede imputato l’ungherese Tamas Somogyi.

Sarebbe stato lui a procurare armi alla banda che dal 1987 al 1994 uccise 24 persone e ne ferì 102. Savi, assistito dall’avvocato Fabio Lombardi, ha risposto per una ventina di minuti a tutte le domande. Ha conosciuto Somogyi, ha detto, quando andò a cercare documenti falsi per l’allora sua fidanzata Eva Mikula e ha ricordato di avergli chiesto armi. Così in diverse occasioni lui e suo fratello Roberto erano andati in Ungheria e poi, ottenuti da Somogyi due Kalashnikov e svariate pistole, le avevano portate in Italia. Ha avuto solo qualche piccola incertezza ed ha commentato: "Ne ho passate tante in questi anni che francamente Somogyi è l’ultimo dei miei problemi". La principale accusatrice di Somogyi, Eva Mikula, sarà in aula con Roberto Savi il 29 ottobre. Soddisfatto l’avvocato dell’ungherese, Massimiliano Scaringella perchè è emerso che mai Somogyi portò armi in Italia.

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