"A Capodanno niente party o feste abusive"

L’allarme di Gianni Indino (Silb): "Rischiano di essere penalizzati tutti gli imprenditori che operano nel rispetto delle regole"

Migration

E’ un copione che si ripete puntualmente ogni anno in occasione delle festività di Natale e Capodanno: "feste e party abusivi con musica ed intrattenimento improvvisati in bar, pub, ristoranti, alberghi, ma anche dimore storiche, ville e capannoni da Piacenza a Rimini lungo tutta la via Emilia, senza nessun permesso o autorizzazione e senza il rispetto delle basilari regolare di sicurezza". Un fenomeno denunciato a più riprese dal Silb-Fipe Confcommercio. "Anche quest’anno – conferma il presidente regionale Gianni Indino – abbiamo già ricevuto decine di segnalazioni, da Rimini a Riccione, passando per Cesenatico, Cervia, Cattolica e altre località del litorale adriatico. Parliamo di eventi che si diffondono generalmente con il passaparola o con il tam-tam sui canali social e le pagine Facebook. Basta farsi un giro sul web, per imbattersi già nelle prime locandine che pubblicizzano per la notte dell’ultimo dell’anno delle feste a volte con free bar e bere illimitato. Si comincia generalmente con il classico ‘cenone’ per proseguire però fino alle prime luci dell’alba con musica, balli e dj che trasformano bar e ristoranti di fatto in vere e proprie discoteche abusive. La domanda che, come associazione di categoria torniamo puntualmente a porci, è questa: chi vigila sul rispetto degli standard di sicurezza minimi previsti per queste iniziative? Quali controlli vengono messi in atto per assicurare, ad esempio, che non venga servito alcol ai minori? Si tratta di una forma di deregolamentazione selvaggia, che penalizza naturalmente gli imprenditori che operano nel rispetto delle regole". In gioco, secondo Indino, c’è "la sicurezza e la salute di tanti ragazzi che, magari inconsapevolmente, si mettono nelle mani di avventurieri del divertimento senza scrupoli, che ammassano centinaia o in alcuni casi migliaia di persone in strutture manchevoli dei requisiti di sicurezza necessari per garantire un divertimento sicuro". Il tema sarà oggetto di un incontro, in programma nei prossimi giorni, tra Silb-Fipe Confcommercio e i rappresentanti nel Governo. Nel frattempo il sindacato si sta già adoperando per raccogliere le segnalazioni e raccogliere in un dossier da sottoporre all’attenzione delle istituzioni. "Quest’anno – prosegue Indino – ci sarà un ulteriore elemento da tenere in debita considerazione, ovvero l’introduzione del decreto anti rave-party, sul quale abbiamo già espresso il nostro parere ritenendolo una misura positiva pur con qualche correttivo e accorgimento. E’ una norma che punisce con periodi di reclusione e sanzioni particolarmente salate chi organizza raduni costituiti da più di 50 persone che possano rappresentare un pericolo per l’ordine pubblico. A nostro modo di vedere, il testo varato dal Governo si presta anche a possibili applicazioni per il contrasto di feste abusive".

Lorenzo Muccioli