"A cena col mio angelo: Andrea mi ha salvato"

Colpito da infarto due mesi fa, Salvatore Para ha voluto incontrare il ragazzo che l’ha rianimato col defibrillatore a Santa Giustina

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Salvatore ha finalmente incontrato il suo ’salvatore’. "Appena l’ho visto, gli sono corso incontro e l’ho abbracciato", racconta ancora emozionato Salvatore Para. Il 48enne di Verucchio deve la sua vita ad Andrea Castaldo, che di anni invece ne ha solo 21. Il giovane di Santarcangelo l’ha salvato dall’infarto rianimandolo col defibrillatore il 21 giugno. Para era in auto con la fidanzata e stava guidando lungo la via Emilia quando, a Santa Giustina, ha accusato un malore e ha perso il controllo della vettura. La macchina ha sbandato, ed è finita contro i gradini della chiesa. Castaldo passava per caso di lì e non ha esitato un secondo: è sceso dalla macchina e, capita la situazione, ha usato il defibrillatore automatico presente al bar Sport e ha rianimato Para. Salvatore, rimasto ricoverato 15 giorni, ora porta un defibrillatore sottocutaneo e segue una terapia per il cuore, ma "ho ripreso a fare la mia vita. Sono tornato anche a lavorare". E ha deciso di incontrare Andrea, per ringraziarlo. L’altra sera ha invitato a cena lui e tutta la sua famiglia al Kiosko Il Vincanto di Villa Verucchio. "E’ stato emozionante, ci tenevo a conoscerlo di persona (i due si erano solo sentiti per telefono, finora) e a ringraziarlo per quanto ha fatto. E’ stato eccezionale". Il destino ha voluto che Andrea, che aveva frequentato il corso da soccorritore della Croce rossa, abbia sostenuto l’esame pochi giorni dopo il salvataggio di Santa Giustina. "Ma l’esame vero l’ha fatto con me, e l’ha superato a pieni voti", sorride Salvatore. L’altra sera i due, insieme ai familiari e alla fidanzata di Para Katiuscia ("anche lei è stata eccezionale") hanno parlato a lungo di quel che è successo. "Ci abbiamo scherzato sopra, ma ora non sarei qui a raccontarla e a ridere senza l’intervento di Andrea. E’ stato davvero il mio angelo. E conoscendolo, mi ha impressionato: un ragazzo deciso, lucido, che sa cosa deve fare nel momento giusto. Se ho deciso di raccontare la mia storia e ringraziarlo pubblicamente – conclude Salvatore – è perché spero che tanti altri ragazzi prendano esempio da lui. Se riesco a convincere anche solo una persona a seguire il corso di soccorritore, sarà davvero un lieto fine perfetto".