Una catena quella delle cure che dalla latitanza di molti farmaci non mette al riparo nemmeno un ingranaggio. Compresi gli ambulatori dei medici di base, dove, in alcuni casi, i professionisti sono costretti a rivedere le terapie in base ai farmaci disponibili. "Fortunatamente non è così ovunque – frena però Marcello Cretì, segretario provinciale della Fimmg –. Comunquesia restano all’occorrenza farmaci equivalenti per rimediare ad attese e mancanze. Certo è che dobbiamo stare pronti. Il Covid resta e tutti i giorni i medici di base sono alle prese con pazienti positivi. E inoltre, l’influenza, quella vera, deve ancora arrivare. I casi di questi giorni sono para-influenzali. Per questo è importante che la gente si vaccini. Siamo agli sgoccioli, ma c’è ancora tempo e nonostante la campagna non sia decollata, dobbiamo mettere al riparto quanti più pazienti fragili possibili".
Cronaca"A gennaio il picco di malati: bisogna vaccinarsi ora"