A tutto Cappelli: "Il mio idolo è John Travolta"

L’attore riminese interpreta la star di Hollywood da ragazzo nel film "La rosa velenosa" e stasera è in tv su RaiUno con "La fuggitiva"

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di Manuel Spadazzi

Sperava di poter ballare, in un paio di scene. Perché "quando mi ricapita di fare John Travolta da giovane, mentre si scatena a passi di danza?". Niente da fare: ne "La rosa velenosa", il film con Travolta (nei panni del protagonista, l’investigatore privato Carson Philips) e Morgan Freeman che ha debuttato nelle ultime settimane sulla piattaforma di Sky, non c’era spazio per scene alla "Pulp fiction" o a "La febbre del sabato sera". Ma per Alan Cappelli Goetz, il 33enne attore riminese che ha interpretato il protagonista del film da giovane nelle (tante) scene di flashback, è stato comunque emozionante recitare il ruolo di Travolta da ragazzo.

"E’ un idolo, per chi fa cinema – confessa Alan – E finalmente sono riuscito a conoscerlo di persona".

Un incontro avvenuto sul set? "No, purtroppo no, perché a parte le scene dei flashback, girate a Roma, il film è stato realizzato in America. Solo l’idea di sapere che lo stesso Travolta visionava il materiale e lo approvava (essendo lui anche uno dei produttori del film) mi metteva abbastanza ansia ed emozione. Quando poi è venuto a Roma, ospite del Festival del cinema, ho avuto l’onore di conoscerlo e di scambiarci qualche parola… E’ stato emozionante, devo ammetterlo".

Questa sera su RaiUno andrà in onda il nuovo episodio della fortunata serie "La fuggitiva" con Vittoria Puccini, che vede anche lei tra gli interpreti.

"E ne sono molto orgoglioso, anche perché il regista, Carlo Carlei, ha deciso di affidarmi un ruolo che ha pensato appositamente per me. Carlei mi aveva diretto ne "Il confine" e mi ha voluto dandomi una bella parte nella serie"

Che ruolo interpreta ne "La fuggitiva"?

"Sono un ricco banchiere svizzero, che non esita a rischiare la vita per aiutare i protagonisti. Ci sono parecchie scene d’azione con Vittoria Puccini, ma non dico di più, perchè ho un ruolo chiave nella riuscita dell’impresa dei due protagonisti (Vittoria Puccini e Eugenio Mastandea): consiglio di guardare l’episodio questa sera in tv".

La pandemia ha stravolto anche il mondo del cinema e della fiction: è stato complicato girare, tra tamponi e altre restrizioni?

"Ormai ci stiamo abituando a questa situazione, e per fortuna non ci sono stati casi di positività sul set. Tra l’altro le prime riprese della serie di Rai Uno erano iniziate prima che scoppiasse la pandemia… Oggi per noi attori è diventato complicato anche partecipare ai provini, con tutte le limitazioni che ci sono. Ma per "La fuggitiva" Carlei mi ha scelto direttamente, senza fare casting".

Prossimi impegni sul set?

"Ci sono diversi progetti all’orizzonte, vedremo. Presto tornerò in tv con il nuovo spot della Barilla, girato da Saverio Costanzo. Abbiamo girato a dicembre. La cosa curiosa è che sono di nuovo protagonista di una campagna pubblicitaria a parecchi anni di distanza dagli spot per Tim, diretti da Muccino, che mi hanno fatto conoscere".