A Verucchio il nonsense ironico di Lundini

Il comico romano stasera con i Vazzanikki sul palco del sagrato della Collegiata: "In un film di Fellini sarei stato Franco Franchi"

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di Rosalba Corti

’Il primo tour dopo il drammatico scioglimento’ è il sottotitolo dello spettacolo che Valerio Lundini, comico romano e conduttore del programma Rai ’Una pezza di Lundini’, porterà sul palco del Verucchio Music Festival, nel sagrato della Collegiata, stasera alle 21.15. Insieme a lui i Vazzanikki, che lo accompagnano da 10 anni in giro per l’italia e nel programma Tv.

Lundini, cosa ci dobbiamo aspettare

"Lo spettacolo nasce da anni e anni di gavetta con i Vazzanikki. Abbiamo suonato in qualsiasi posto, con canzoni più o meno buffe. Molti dei brani ce li inventavamo durante gli show sperando nella poca memoria del pubblico non affezionato. C’è molta improvvisazione, a differenza dei miei show, dove cerco di essere metodico e calcolatore".

Esce mai dal suo personaggio?

"In realtà non sono così legato a un personaggio. Tutte le persone che non mi conoscono dopo un po’ mi dicono: ’ah, ma quindi sei così!’".

Chi vuole che la capisca? O meglio: vuole essere capito?

"Credo che molte delle cose che scrivo e che realizzo siano facilmente comprensibili. Ma ho spesso il timore che altre (quelle che mi piacciono di più) non lo siano. Finora comunque è andata bene. Certo, esiste tutta una pletora di persone che non capiscono quello che faccio, ma è giusto che sia così, non le biasimo. L’obiettivo non dev’essere quello di essere capiti, né bisogna essere criptici ed elitari. L’importante è fare cose che ci piacciono. Mi piacerebbe essere capito, ma senza cercare a tutti i costi di spiegare ogni singola cosa al pubblico".

Nonsense, ironia e goliardia quando è in Tv. Elementi che ritroveremo in questo show?

"Lo stile è quello. Negli anni abbiamo imparato a vedere i live come un’occasione per cazzeggiare tra di noi e col pubblico. Non è mai stata, né mai sarà, una band che si prende sul serio. C’è molto nonsense, ma pure qualche ’cazzata’ facilona".

Da dove nasce il nome del gruppo?

"Da una chiacchierata con Greg ( del duo Greg e Lillo) in cui ipotizzavamo nomi buffi per la band".

Conosce la Romagna?

"Non so la differenza tra Emilia e Romagna (ride). Non sono bravo in geografia e non so nemmeno in che regione si trovi Pesaro".

Se avesse potuto fare l’attore in un film di Fellini, che personaggio sarebbe stato?

"Franco Franchi".