"Abbiamo cenato insieme, poi la tragedia"

I genitori di Davide Volanti raccontano le ultime ore del figlio e della fidanzata morti nel tremendo incidente di San Marino

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"Elly e Daniele erano venuti a mangiare a casa nostra. Dopo cena, si erano messi in macchina per andare a casa di lei, a Murata, a salutare la mamma che sarebbe partita il giorno dopo. E’ stata l’ultima volta che li abbiamo visti". Doveva essere una serata come un’altra, ma è finita in tragedia. Giuseppe Volanti ricorda così le ultime ore del figlio Daniele e della fidanzatina Elly Mattiuzzo, morti sabato scorso, in uno scontro automobilistico sulla strada Sottomontana, a San Marino. Daniele ed Elly, studenti 18enni del liceo scientifico Volta-Fellini di Riccione, viaggiavano su una Fiat 500 (lui alla guida, lei seduta di fianco). A un tratto, per cause che sono ancora in corso di accertamento, il ragazzo ha perso il controllo della vettura. Una sbandata a sinistra, l’urto con il muretto, poi l’impatto con una Golf che proveniva dalla direzione opposta. Tutto in una frazione di secondi. Per i due giovani non c’è stato nulla da fare.

Il mattino seguente, San Marino si è svegliata listata a lutto. Di fronte a un dramma così inaspettato, è difficile trovare le parole. Stefania Mini, madre di Daniele, ci ha provato, scrivendo una lettera al "nostro angelo". "Sei arrivato come un dono del cielo e con il tuo sorriso luminoso hai riempito il nostro cuore di un amore infinito – è la commossa dedica di mamma Stefania –. Ti abbiamo visto crescere e trasformarti in un meraviglioso ed adorabile ragazzo, splendente come i tuoi occhi con quella luce che ti rendeva così speciale ed unico. Noi così orgogliosi e innamorati che ci bastava guardare un foto o osservarti dormire per sentire il cuore riempirsi d’immenso. Hai regalato i tuoi sorrisi, la tua luce e il tuo grande cuore a tutte le persone che hai avuto vicino".

"Ci hai donato il tuo amore – prosegue la signora Mini – ogni giorno ripetendo sempre che per te il tuo papà era il tuo supereroe e che avresti voluto essere come lui perché era capace di fare qualunque cosa e che la tua mamma era la donna più in gamba, intelligente e buona che conoscevi, che li amavi tantissimo, anche se a volte erano un po’ rompiscatole". "Grazie – dice mamma Stefania rivolta al suo Daniele – grazie per avere dato un senso alla nostra vita ed averla resa migliore. Non è passato un solo giorno senza che ringraziassimo il cielo di averti portato fino a noi. Adesso sei volato in cielo, troppo presto, la tua luce e il tuo sorriso ci accompagnerà sempre ma lasci un vuoto che niente potrà mai colmare". Daniele era un grande appassionato di motori. Passione che condivideva con il padre, Giuseppe. Un amore, quello per le due ruote, che li aveva uniti, e che spesso li aveva visti fianco a fianco, in qualche viaggio sulle strade di tutta Italia.

Lorenzo Muccioli