Abusi: chiesto il processo per l’amico di famiglia

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E’ accusato di aver violentato una ragazza di 20 anni, dopo averla invitata con una scusa ad entrare nel suo appartamento. Chiesto il rinvio a giudizio per un 43enne della Valmarecchia, difeso dall’avvocato Alessandro Sintucci. L’udienza preliminare si terrà il 13 settembre prossimo davanti al gup del tribunale di Rimini. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi. I fatti risalirebbero al 2020, ma è solo un anno dopo che la vittima della presunta violenza sessuale ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.

La giovane ha puntato il dito contro un amico di famiglia, di cui si fidava ciecamente tanto da considerarlo quasi una sorta di zio. Tra di loro c’era un buonissimo rapporto, e lei spesso si confidava con quell’uomo più anziano. Secondo la testimonianza della ragazza, una sera il 43enne l’avrebbe accolta nella sua abitazione. Lei, infatti, stava vivendo un momento difficile a livello psicologico, e aveva bisogno di qualcuno che le stesse vicino. Una volta dentro, stando alla versione fornita agli inquirenti, sarebbe iniziato l’incubo. L’uomo l’avrebbe spinta contro il muro, per poi bloccarla e iniziare a palpeggiarla. Ma l’uomo – secondo quanto riferito dalla giovane donna nella sua – si sarebbe spinto anche oltre, spingendola sul tetto e strappandole i vestiti.