Il padre orco l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime (. foto di repertorio

Il padre orco l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime (foto di repertorio)

Rimini, 27 novembre 2022 - Un rapporto intimo. Troppo intimo, secondo gli investigatori della squadra mobile di Rimini. Che nel maggio del 2021, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, avevano arrestato un 57enne sudamericano residente nel Riminese con la peggiore delle accuse: aver commesso presunti abusi sessuali sulla figlia, all’epoca 14enne. Una storia dai contorni torbidi, su cui la Procura di Rimini ha aperto un fascicolo ipotizzando i reati di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Ora nei confronti del 57enne, difeso dall’avvocato Enrico Graziosi, è stata presentata una richiesta di rinvio a giudizio.  A denunciarlo, bussando alla portato della polizia di Stato, era stata la moglie (assistita dall’avvocato Veronica Pollini), dopo che la ragazzina si era rivolta a lei disperata. La donna aveva pensato che la reazione della figlia fosse dovuta al fatto che il padre le aveva requisito il cellulare per punizione. Ma quando la ragazzina era fuggita in camera sua e la madre l’aveva raggiunta, era saltato fuori ben altro. Con l’aiuto della sorella maggiore, la giovane aveva raccontato alla mamma che il babbo la toccava, e non come un papà avrebbe dovuto toccare la figlia. Gli investigatori avevano sentito la 14enne, alla presenza di una psicologa-psicoterapeuta, per capire quanto fosse attendibile e cercare di ricostruire fatti che apparivano gravissimi. Ma anche nel corso dell’audizione protetta, l’adolescente aveva mantenuto la sua versione, aggiungendo altri particolari. Secondo la testimonianza della minore, approfittando del tempo trascorso in casa assieme, mentre erano nel letto entrambi in pigiama, l’uomo avrebbe in varie occasioni allungato le mani per toccarle le parti intime, mettendosi sopra di lei per simulare il gioco della lotta. In un’altra occasione, sempre stando al racconto della vittima, si sarebbe avvicinato alla figlia intenta a studiare il corpo umano per l’interrogazione di scienza, strusciandosi addosso a lei e cercando il contatto fisico nonostante le proteste dell’adolescente. Secondo gli inquirenti, però, il sudamericano non si sarebbe limitato a questo, spingendosi a maltrattare la figlia in varie occasioni e arrivando persino a picchiarla con la cintura dei pantaloni pur di imporre la sua autorità. Quando lei scoppiava in lacrime, lui si mostrava pentito e iniziava a implorarla di perdonarlo. In particolare, l’uomo non sopportava che la figlia frequentasse gli amici maschi ed era proprio questo dei motivi che, sostengono adesso madre e figlia, facevano esplodere la sua rabbia, portandolo a mettere in atto comportamenti vessatori.

Cronaca

Rimini, 27 novembre 2022 - Un rapporto intimo. Troppo intimo, secondo gli investigatori della squadra mobile di Rimini. Che nel maggio del 2021, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, avevano arrestato un 57enne sudamericano residente nel Riminese con la peggiore delle accuse: aver commesso presunti abusi sessuali sulla figlia, all’epoca 14enne. Una storia dai contorni torbidi, su cui la Procura di Rimini ha aperto un fascicolo ipotizzando i reati di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Ora nei confronti del 57enne, difeso dall’avvocato Enrico Graziosi, è stata presentata una richiesta di rinvio a giudizio. 
<img alt="Il padre orco l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime (foto di repertorio)" data-img="/polopoly_fs/1.8326890!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Il padre orco l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime (foto di repertorio)" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8326890!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8326890" data-shortcode="true" data-type="image" polopoly:contentfilepath="/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" polopoly:contentid="1.8326890" src="https://cdn.quotidiano.net/polopoly_fs/1.8326890!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" title="Il padre orco l’avrebbe palpeggiata nelle parti intime (foto di repertorio)"> 
A denunciarlo, bussando alla portato della polizia di Stato, era stata la moglie (assistita dall’avvocato Veronica Pollini), dopo che la ragazzina si era rivolta a lei disperata. La donna aveva pensato che la reazione della figlia fosse dovuta al fatto che il padre le aveva requisito il cellulare per punizione. Ma quando la ragazzina era fuggita in camera sua e la madre l’aveva raggiunta, era saltato fuori ben altro. Con l’aiuto della sorella maggiore, la giovane aveva raccontato alla mamma che il babbo la toccava, e non come un papà avrebbe dovuto toccare la figlia. Gli investigatori avevano sentito la 14enne, alla presenza di una psicologa-psicoterapeuta, per capire quanto fosse attendibile e cercare di ricostruire fatti che apparivano gravissimi. Ma anche nel corso dell’audizione protetta, l’adolescente aveva mantenuto la sua versione, aggiungendo altri particolari. 
Secondo la testimonianza della minore, approfittando del tempo trascorso in casa assieme, mentre erano nel letto entrambi in pigiama, l’uomo avrebbe in varie occasioni allungato le mani per toccarle le parti intime, mettendosi sopra di lei per simulare il gioco della lotta. In un’altra occasione, sempre stando al racconto della vittima, si sarebbe avvicinato alla figlia intenta a studiare il corpo umano per l’interrogazione di scienza, strusciandosi addosso a lei e cercando il contatto fisico nonostante le proteste dell’adolescente. Secondo gli inquirenti, però, il sudamericano non si sarebbe limitato a questo, spingendosi a maltrattare la figlia in varie occasioni e arrivando persino a picchiarla con la cintura dei pantaloni pur di imporre la sua autorità. 
Quando lei scoppiava in lacrime, lui si mostrava pentito e iniziava a implorarla di perdonarlo. In particolare, l’uomo non sopportava che la figlia frequentasse gli amici maschi ed era proprio questo dei motivi che, sostengono adesso madre e figlia, facevano esplodere la sua rabbia, portandolo a mettere in atto comportamenti vessatori. 
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