
Gli inquirenti non escludono che uno dei gruppi coinvolti nella vasta operazione della Procura di Rimini possa essere implicato nel...
Gli inquirenti non escludono che uno dei gruppi coinvolti nella vasta operazione della Procura di Rimini possa essere implicato nel furto in casa di Pierina Paganelli (la 78enne infermiera in pensione vittima dell’omicidio di via del Ciclamino), avvenuto lo scorso 29 dicembre. Questa una delle ipotesi - per il momento non ancora confermata - che sarebbe al vaglio degli investigatori dell’Arma, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani.
La dinamica del colpo consumato nell’appartamento di Pierina presenterebbe alcune similutidini con il modus operandi dei ladri albanesi intercettati dai carabinieri di Riccione. Si tratta, come già detto, di una circostanza tutta a verificare e che per il momento non è suffragata da elementi certi. Le indagini proseguono a 360 gradi.
I ladri in casa di Pierina, la donna massacrata con 29 coltellate il 3 ottobre del 2023, erano entrati dalla finestra del balcone e dopo aver smurato una piccola cassaforte erano usciti dalla porta principale rompendo i sigilli della Polizia di Stato. Poi la cassaforte aperta era stata rivenuta in un campo nei pressi di via Del Ciclamino. Nell’uscire dall’appartamento, subito dopo aver messo a segno il colpo, i malviventi avevano strappato i sigilli posti dal personale della questura.