‘Accoglienza della Vita’ e ‘Uno di noi’ si appellano agli obiettori di coscienza "Dopo l’approvazione della legge c’è tempo fino al 12 ottobre per dire no"

Le associazioni sammarinesi Accoglienza della Vita e Uno di Noi invitano i sanitari obiettori di coscienza ad affrettarsi a comunicare le proprie intenzioni sulla pratica dell’aborto. "Con l’approvazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza, a San Marino, gli obiettori – ricordano le associazioni – hanno tempo fino al 12 ottobre per comunicare all’Iss e all’Authority sanitaria in forma scritta le proprie decisioni". Dopo l’ok alla norma del 12 settembre scorso, infatti, il personale ha 30 giorni per fare la propria scelta. Mentre per i nuovi assunti, il termine è entro 15 giorni dall’entrata in servizio. "Viviamo in un’epoca di paradossi: da un lato la società e il diritto sono compulsivamente spinte verso l’utopia delle infinite libertà, dall’altro il legislatore, nel cercare di favorire una ulteriore libertà, può spingere nella direzione di limitarne un’altra: la libertà di coscienza del singolo", considerano. La recente legge sammarinese sull’aborto, la 127 del 7 settembre, "compie purtroppo un passo ulteriore nella direzione della soppressione di questo fondamentale diritto: non solo lo svuota del proprio significato autentico, in quanto viene fortemente limitato, ma impone che il personale sanitario e non sanitario comunichi la propria scelta entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge, senza prevedere la possibilità, per il personale già in servizio, di presentare obiezione di coscienza superato il brevissimo termine".