Accoltella 5 persone a Rimini, Lamorgese: episodio gravissimo

Il ministro dell'Interno sarà lunedì in città al Comitato di ordine pubblico, ma Salvini e Fratelli d'Italia tuonano: "Si dimetta"

Il ministro Lamorgese e il somalo che ha accoltellato 5 persone a Rimini

Il ministro Lamorgese e il somalo che ha accoltellato 5 persone a Rimini

Rimini, 12 sttembre 2021 - C'è, naturalmente, anche la bagarre politica che segue il gravissimo accoltellamento avvenuto sabato sera sull'autobus di Rimini (VIDEO), città dove si vota per eleggere il nuovo sindaco il prossimo 3 e 4 ottobre. "Un episodio gravissimo", commenta a fine mattinata Luciana Lamorgese, dopo avere appreso che il bimbo di 6 anni (foto) è stato dichiarato fuori pericolo di vita. 

AGGIORNAMENTO Accoltellamento a Rimini 11 settembre, Lamorgese: "Il terrorismo non c'entra"

Il ministro Lamorgese e il somalo che ha accoltellato 5 persone a Rimini
Il ministro Lamorgese e il somalo che ha accoltellato 5 persone a Rimini

Il ministro dell'Interno assicura di essere in "contatto continuo" con il prefetto anche per conoscere la situazione dei feriti e annuncia che lunedì 13 andrà a Rimini per partecipare al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. "Sono vicina alle persone aggredite e ferite ieri sera a Rimini, tra le quali anche un bambino, e alle loro famiglie", sottolinea, ringraziando le forze di polizia per l'immediato fermo dell'autore dell'accoltellamento.

In mattinata, infatti, sono piovute aspre critiche sul titolare del Viminale, a cominciare da quelle del leader della leadar, Matteo Salvini, che continua a chiedere la dimissioni della Lamorgese: "Ha accoltellato almeno quattro persone e aveva fatto domanda di asilo in Italia. Con i Decreti Sicurezza, il delinquente che ieri ha terrorizzato Rimini rischierebbe l'espulsione in tempi rapidi. Episodi come questi danneggiano la vita delle persone e l'immagine del governo e dell'Italia, non il dibattito politico come lamenta la Lamorgese. Tra rave, sbarchi senza sosta e clandestini violenti, è spaventoso che l'unica preoccupazione del ministro siano le critiche della Lega. Se non può, non sa o non vuole fare il suo lavoro, lo lasci fare a qualcun altro". 

"L’episodio mette in luce che una immigrazione senza controllo genera criminalità e delinquenza - gli fa eco Nicola Molteni sottosegretario all’Interno della Lega - Questo ennesimo atto di violenza da parte di un presunto richiedente asilo conferma che la politica dell’ accoglienza senza regole e senza una vera integrazione è un fallimento totale".

Affonda anche Fratelli d'Italia che, con Edmondo Cirielli, deputato e coordinatore della Direzione nazionale del partito della Meloni, tuona: "Il ministro dell'Interno non è in grado di garantire la sicurezza degli italiani: deve dimettersi subito. Quanto avvenuto a Rimini è la conferma della pericolosità delle politiche immigrazionistiche adottate dal capo del Viminale con l'avallo della maggioranza giallorossa che sostiene il Governo Draghi". Cirielli invoca il massimo della pena per giovane somalo che ha seminato sangue e terrore e aggiunge: "Sorprende e non poco il silenzio del Presidente del consiglio di fronte ai quotidiani episodi di violenza compiuti da immigrati clandestini. Chiediamo, quindi, al premier Draghi di sostituire il ministro Lamorgese: ormai le sue dimissioni sono un atto dovuto" conclude Cirielli.

In mattinata la stessa Meloni aveva commentato su Twitter: "Seguo con apprensione quanto avvenuto a Rimini: un uomo di origini somale avrebbe accoltellato 5 persone su un bus, tra cui un bimbo, dopo essersi rifiutato di esibire un biglietto al controllore. Un pensiero e una preghiera per i feriti. Spero che questo criminale la paghi cara". 

"Mentre gli sbarchi sulle nostre coste proseguono senza sosta, le nostre città, e soprattutto le periferie, devono fare i conti con un'immigrazione incontrollata, con sono zone franche in cui dilaga l'illegalità, con pusher che vengono fermati dalle forze dell'ordine e rimessi subito in libertà. Gli accoltellamenti di Rimini sono solo la punta di un iceberg che va assolutamente posto sotto controllo", è l'attacco della presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.