
Il 58enne riminese, protagonista della presunta aggressione, è assistito dall’avvocato Paolo Ghiselli (in foto). Ha rivolto un appello ad eventuali testimoni dell’agguato chiedendo di farsi avanti
Rimini, 27 aprile 2025 – In fuga da una donna armata di coltello sul lungomare di Marina centro. Un incubo vissuto sulla propria pelle, lo scorso dicembre, da un riminese di 58 anni, raggiunto da un fendente al braccio che gli ha causato una ferita e una prognosi di 20 giorni. Un’aggressione le cui motivazioni sono in parte ancora avvolte dal mistero e sulla quale il 58enne sta cercando di fare luce insieme al suo avvocato, Paolo Ghiselli. La Procura ha aperto un fascicolo a seguito della denuncia presentata dal riminese. Inoltre è stata inoltrata una richiesta alla Questura di poter acquisire i filmati delle telecamere di sorveglianza. Nel frattempo, l’uomo ha deciso di rivolgere un appello ad eventuali testimoni che si trovavano in viale Regina Elena e che potrebbero aver assistito alla scena e avere degli elementi da condividere con gli inquirenti.
Tutto comincia nel dicembre del 2024, quando il 58enne riceve, di punto in bianco, una telefonata da una sua vecchia conoscente. "La donna – spiega l’avvocato Ghiselli – chiede al mio cliente la cortesia di un passaggio dal lungomare a casa, in quanto era rimasta a piedi. L’uomo aveva ricevuto quella telefonata a distanza di parecchio tempo dall’ultima volta che aveva sentito o visto la donna: i due, infatti, pare non avessero più amicizie o frequentazioni in comune. Quando il cliente arriva sul luogo dell’appuntamento pattuito, ossia un posteggio di fronte alle Rose Suite Hotel, si accorge che la donna non c’è. Quindi, dopo averla attesa per un po’ di tempo, credendola in ritardo, decide di richiamarla, più volte. Mentre cerca di rintracciarla telefonicamente, improvvisamente la portiera della macchina si apre, ed egli riceve una violenta coltellata al braccio da parte della donna".
"Mentre viene colpito - continua l’avvocato Ghiselli – si accorge della presenza di una terza persona alle spalle della donna, che però non conosce affatto". Ricevuto il colpo al braccio, il 58enne riesce a spostarsi sul sedile del passeggero e, temendo il peggio, di scatto esce dalla macchina ed inizia a fuggire. La donna, continua l’avvocato, "inizia quindi ad inseguirlo proferendo minacce di morte. Mentre l’uomo si allontana cercando di correre più velocemente possibile, lei continua ad inseguirlo, ma ad un certo punto i due si accorgono della presenza di una pattuglia della polizia". Il 58enne si sbraccia per richiamare l’attenzione degli agenti. La donna, invece, viene fermata dall’uomo che si trova con lei, che la invita a sbarazzarsi del coltello. A distanza di mesi, il 58enne – conclude l’avvocato Ghiselli – "non è ancora riuscito a comprendere il motivo dell’agguato, anche perché non aveva più alcun tipo di contatto con la donna da parecchio tempo". Forse si tratta di una vendetta per vecchie ruggini o forse di un tentativo di rapina: agli inquirenti il compito di stabilire il movente.