Accusato di abusare della figlia dopo un anno torna in libertà

Il professionista era finito agli arresti domiciliari. Il suo calvario si è chiuso. con una assoluzione

Nel novembre del 2021 era finito agli arresti domiciliari con due accuse pesantissime: aver costretto la moglie ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà, oltre a perpetrare contro di lei vari tipi di angherie e maltrattamenti, e aver molestato la figlia di 12 anni, palpeggiandola nella parti intime. Alla fine si è conclusa con una sentenza di assoluzione l’inchiesta che aveva portato alla sbarra un professionista di 47 anni, difeso dall’avvocato Giuseppe Cincioni. I giudici del Collegio di Rimini, che ieri mattina lo hanno dichiarato innocente, ne hanno ordinato inoltre l’immediata scarcerazione dai domiciliari. L’uomo torna così in libertà a distanza di oltre un anno dall’ordinanza di custodia cautelare che era stata emessa a suo carico.

Nei suoi confronti il pubblico ministero aveva chiesto una condanna di nove anni, ma il professionista ha sempre respinto al mittente le accuse e alla fine è riuscito a far valere le proprie ragioni nell’aula del palazzo di giustizia.

Lo scorso settembre il perito nominato dal tribunale aveva dichiarato la minore incapace di testimoniare: pur essendo perfettamente in grado di distinguere tra realtà e finzione, secondo l’esperto la ricostruzione dei fatti ad opera della ragazzina avrebbe potuto essere condizionata dalla sua emotività. La moglie del professionista si era costituita parte civile nel processo attraverso l’avvocato Veronica Magnani. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Riccione, erano partite circa un anno fa, a seguito della denuncia presentata dalla donna. Denuncia che aveva portato all’apertura di un’inchiesta ipotizzando i reati di violenza sessuale aggravata e di maltrattamenti in famiglia. Per quest’ultima accusa in particolar modo la stessa Procura aveva chiesto l’assoluzione del professionista. Assoluzione poi arrivata anche per l’altro capo di imputazione.