"Ad agosto perderemo metà degli incassi"

Le previsioni del gruppo Costa sulla base dei dati dei vaccinati "Danneggiati dalla carta verde. E per noi niente ristori"

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"Non possiamo fare altro che adeguarci alla legge, ma siamo perplessi ed anche stupiti che l’obbligo del Green pass sia stato esteso anche ai parchi tematici all’aperto". Patrizia Leardini è la responsabile del Gruppo Costa Edutainment dei quattro parchi nella provincia di Rimini: Aquafan, Oltremare, Italia in miniatura e Acquario di Cattolica. Dal 6 agosto anche per entrare nei parchi bisognerà avere il Green pass, dai 12 anni in su. "Abbiamo stimato, fondandoci sulle percentuali dei vaccinati per fasce d’età, che nel solo mese di agosto perderemo circa la metà del fatturato. Il danno sarà enorme. Per le discoteche costrette a rimanere chiuse sono previsti aiuti economici, ma per i parchi no". Dopo i mesi di chiusura primaverili e l’apertura il 15 di giugno, l’adozione del Green pass obbligatorio per accedere alle strutture avrà ripercussioni nel mese che più di altri avrebbe dovuto rialzare i conti.

Le conseguenze saranno pesanti per Aquafan, dove l’utenza è composta per lo più da ragazzini, ma anche negli altri parchi frequentati da famiglie spesso giovani. "Non comprendiamo perché nei parchi all’aperto (Aquafan e non solo, ndr) dove già ci sono protocolli rodati e si è all’aperto valga il Green passa mentre in spiaggia, ad esempio, no. Restano poi tanti dubbi a cui va data una risposta nel brevissimo periodo. Come si farà a controllare? Per verificare il Green pass vanno chiesti dati sensibili e documenti". E ancora: "Comprendiamo le motivazioni che hanno spinto il governo a procedere, ma inserirne l’obbligo il 6 agosto avrà ripercussioni pesanti. I parchi hanno protocolli definiti e sono luoghi controllati mentre altrove, all’esterno, assistiamo a situazioni non sempre controllate. Per altro avremo un aggravio dei costi perché dovremo impegnare ulteriore personale per verificare i certificati".

Andrea Oliva