Addio a Bracci, surfista di razza

Lo storico negoziante di nautica è scomparso a 65 anni. Oggi i funerali

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È scomparso all’età di 65 anni, Urbano Bracci, storico negoziante di nautica di Igea Marina. Dopo una lunga malattia, durata più di due anni, Bracci se n’è andato mercoledì sera. "Urbano era un visionario, un pioniere nel mondo del windsurf e di tutti gli sport acquatici – dice Roberto Mandoloni, campione Sup –. Ogni novità la portava e faceva sua. Già negli anni Novanta, aveva fondato una delle community più grandi, a livello nazionale, di surfisti. E da allora è sempre stato un punto di riferimento nel settore. Lascia un vuoto enorme. Grazie a lui sono nate le associazioni sul territorio, come il Circolo velico, le associazioni Sup. E’ stato lui a iniziare a organizzare eventi, regate, gare di windsurf. E’ stato anche un punto di riferimento per tantissimi amici australiani e hawaiiani. Quando vengono in Italia, tutti fanno tappa fissa nel suo negozio Nautica Urban, nato 42 anni fa. Anche se vanno in vacanza da altre parti d’Italia passano tutti da Igea Marina".

Urbano si era formato nel Cantiere nautico Adriatico creato dal padre, a Savignano sul Rubicone, nata come cantiere per la vendita di pedalò. Poi ha deciso di fondare la sua attività che ancora oggi è gestita dalla sua famiglia. Quella per il mare è sempre stata la grande passione di Bracci. Lascia la moglie Alessandra, i figli Licia, Noemi, Marco e Mattia, tutti coinvolti nell’attività di famiglia, e i cinque nipoti. Oggi alle 9.30 alla chiesa Nostra Signora del Sacro Cuore di Igea Marina, si terranno i funerali e subito dopo la salma verrà portata all’ara crematoria di Rimini. I familiari chiedono non fiori ma offerte allo Ior.

"Al di là dei funerali – continua Mandoloni – e del ricordo in chiesa, gli amici e tutti i clienti di Urbano vogliono ricordalo alla maniera dei surfisti. Entro la settimana faremo un raduno in mare in suo onore. Ci stiamo organizzando in questi giorni. Dobbiamo assolutamente salutarlo alla nostra maniera. Bracci è sempre stato un grande appassionato di mare e sport. Ogni novità per lui era fondamentale provarla, viverla. Fino a poco prima la malattia, era sempre in mare".

r.c.