Si è spento a 82 anni l’autore e regista riminese Teo De Luigi (in foto), mancato cinque mesi dopo aver portato sullo schermo del Fulgor, lo scorso maggio, il film ’Lo Spazio che vive’, dedicato al Ceis. Riminese doc, si era trasferito da anni in Liguria. Si era ammalato subito dopo aver dato alla luce la sua ultima e amatissima ’creatura’, il documentario sul centro educativo italo-svizzero. La malattia ha purtroppo avuto la meglio in pochi mesi. Autore e regista, Teo De Luigi aveva cercato e trovato fortuna a Roma seguendo la sua passione per la televisione. Ha lavorato per trent’anni alla Rai e prodotto in proprio documentari e reportage che hanno il loro filo conduttore nel tentativo di coniugare fatti, storie, racconti, nella società e nella Storia. Nel 1988 ha vinto il Premio Guidarello (Ravenna Cultura) per la sezione giornalismo radio televisivo con ’Memorie d’amore’ prodotto per Rai Tre. Ha realizzato: Doc ’Voci’, La realtà giovanile in un paese in trasformazione. Doc ’Dipingere il silenzio’, la prima mostra di Wolfango Peretti Poggi (Rai Bologna). Tra il 1987 e il 1999 è stato collaboratore alle trasmissioni di maggior successo di Sergio Zavoli realizzate per Rai Uno: ’Viaggio intorno all’uomo’, ’La notte della Repubblica’; ’Viaggio intorno ai giovani’; ’Viaggio nel sud’ tra le altre. Dal 1999 al 2004 è stato direttore artistico di Stream e Sky, realizzando numerosi documentari per raccontare la società attraverso lo sport. Fra gli altri ’L’Urlo del 68’ e ’Rapiti 1978’ il calcio attraverso la contestazione giovanile, il terrorismo e la dittatura argentina, narratori: A. Sofri – J. Velasco. ’Valentino Rossi – 46 battiti al secondo’ e ’Padre e figlio campioni’; ’Mermet come Maracanà’ con Nico Orengo; ’Il sogno della porta sul muro” ; ’Viaggio nel mito – Fausto Coppi’; ’Diario ai confini del calcio – Lampedusa’; ’Eravamo gli Stecca’ Boxe mondiale e olimpionico in Emilia-Romagna e ’Accademia pugilistica’ – Boxe in Sardegna. Tra le tante pubblicazioni, ’Memoria come futuro’ sul Ceis di Rimini; ’Giocare da libero’ le interviste di Adriano Sofri sul 1968 e 1978. "Ciao Teo, amico di Gemmano", le parole commosse del presidente della Provincia, Riziero Santi. "Ci lascia Teo De Luigi - commenta Petitti - . Sono sicura che la sua poesia nelle immagini e il suo modo magico di valorizzare i particolari non ci lasceranno mai e potremo ritrovarli ogni volta che ci soffermeremo a guardare le sue opere. Ai figli Enrico e Nicola e a tutti i familiari mando le mie più sentite condoglianze per questa perdita che coinvolge l’intera comunità riminese e tutti i mondi incontrati nel suo cammino".

Cronaca

Si è spento a 82 anni l’autore e regista riminese Teo De Luigi (in foto), mancato cinque mesi dopo aver portato sullo schermo del Fulgor, lo scorso maggio, il film ’Lo Spazio che vive’, dedicato al Ceis. Riminese doc, si era trasferito da anni in Liguria. Si era ammalato subito dopo aver dato alla luce la sua ultima e amatissima ’creatura’, il documentario sul centro educativo italo-svizzero. La malattia ha purtroppo avuto la meglio in pochi mesi. Autore e regista, Teo De Luigi aveva cercato e trovato fortuna a Roma seguendo la sua passione per la televisione. Ha lavorato per trent’anni alla Rai e prodotto in proprio documentari e reportage che hanno il loro filo conduttore nel tentativo di coniugare fatti, storie, racconti, nella società e nella Storia. Nel 1988 ha vinto il Premio Guidarello (Ravenna Cultura) per la sezione giornalismo radio televisivo con ’Memorie d’amore’ prodotto per Rai Tre. Ha realizzato: Doc ’Voci’, La realtà giovanile in un paese in trasformazione. Doc ’Dipingere il silenzio’, la prima mostra di Wolfango Peretti Poggi (Rai Bologna).
Tra il 1987 e il 1999 è stato collaboratore alle trasmissioni di maggior successo di Sergio Zavoli realizzate per Rai Uno: ’Viaggio intorno all’uomo’, ’La notte della Repubblica’; ’Viaggio intorno ai giovani’; ’Viaggio nel sud’ tra le altre. Dal 1999 al 2004 è stato direttore artistico di Stream e Sky, realizzando numerosi documentari per raccontare la società attraverso lo sport. Fra gli altri ’L’Urlo del 68’ e ’Rapiti 1978’ il calcio attraverso la contestazione giovanile, il terrorismo e la dittatura argentina, narratori: A. Sofri – J. Velasco. ’Valentino Rossi – 46 battiti al secondo’ e ’Padre e figlio campioni’; ’Mermet come Maracanà’ con Nico Orengo; ’Il sogno della porta sul muro” ; ’Viaggio nel mito – Fausto Coppi’; ’Diario ai confini del calcio – Lampedusa’; ’Eravamo gli Stecca’ Boxe mondiale e olimpionico in Emilia-Romagna e ’Accademia pugilistica’ – Boxe in Sardegna. Tra le tante pubblicazioni, ’Memoria come futuro’ sul Ceis di Rimini; ’Giocare da libero’ le interviste di Adriano Sofri sul 1968 e 1978. "Ciao Teo, amico di Gemmano", le parole commosse del presidente della Provincia, Riziero Santi. "Ci lascia Teo De Luigi - commenta Petitti - . Sono sicura che la sua poesia nelle immagini e il suo modo magico di valorizzare i particolari non ci lasceranno mai e potremo ritrovarli ogni volta che ci soffermeremo a guardare le sue opere. Ai figli Enrico e Nicola e a tutti i familiari mando le mie più sentite condoglianze per questa perdita che coinvolge l’intera comunità riminese e tutti i mondi incontrati nel suo cammino".

Addio a De Luigi: "Vivrà nelle sue opere"    

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